Autore: Sara Polotti

Sara Polotti è giornalista pubblicista dal 2016, ma scrive dal 2010, quando durante gli anni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (facoltà di Lettere e Filosofia) recensiva mostre ed eventi artistici per piccole testate online. Negli anni si è dedicata alla critica teatrale e fotografica, arrivando poi a occuparsi di contenuti differenti per riviste online e cartacee. Legge moltissimo, ama le serie tivù ed è fervente sostenitrice dei diritti civili, dell’uguaglianza e della rappresentazione inclusiva, oltre che dell’ecosostenibilità.

Serve una nuova mentalità per lo Smart working

La Road to be interactive è un viaggio che abbiamo già cominciato a percorrere. Le fondamenta già ci sono e sono insite nella natura umana e nell’essenza stessa del lavoro. Da una mappatura effettuata da Altea Federation è infatti emerso come ogni persona lavori in autonomia per più del 40% della giornata, dividendo il tempo restante tra meeting e attività di coordinamento dei team. In altre parole:...

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Per l’innovazione avremo sempre bisogno di spazi (fisici) di lavoro

L’occupazione degli uffici nel 2021 non può prescindere dal retaggio pandemico, con un ripensamento totale degli spazi professionali e facendo della “flessibilità” la parola d’ordine. Perché se lo Smart working è stato fino a questo momento una necessità, i prossimi mesi rappresentano il periodo di stabilizzazione del lavoro agile, riflettendosi anche sulla geografia degli uffici. Ma come cambieranno...

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Il pensiero generativo che porta al cambiamento

Quando il sistema economico si fonda sul concetto di Homo homini lupus, con il pesce grande che mangia il pesce piccolo, le conseguenze sono disparità e disuguaglianze sociali. La soluzione? Un management che guardi alla realtà, seguendo una filosofia finalmente alla portata di tutti, abbandonando la sfera dei massimi sistemi e riprendendo una dimensione più umana e generativa. È questo il pensiero...

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Tutti contro Amazon… ma poi ci vogliono lavorare

Il Diavolo, ultimamente, non veste Prada. Anzi, per qualcuno… consegna pacchi. Ma, a quanto pare, a voler lavorare per lui sono sempre più persone. Da una survey di Semrush, piattaforma di Software as a Service (Saas) per la gestione della visibilità e del content marketing che ha analizzato le ricerche degli utenti sui motori online, risulta infatti che nel 2020 a voler lavorare per Amazon è il...

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Digitale e competenze per la trasformazione del Manufacturing

Digital e manifattura non sono così distanti. L’uno è il driver dell’altro e sono legati indissolubilmente tra loro. Ma come? E qual è la strada da seguire per integrare dati e sistemi? Una risposta a queste domande la fornisce Liferay che, in occasione dalla tappa del 4 marzo 2021 del convegno FabbricaFuturo dedicato alla riprogettazione digitale delle imprese manifatturiere, ha focalizzato l’attenzione...

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Umanizzare il lavoro per dargli un nuovo significato

A ogni nuovo ritrovato tecnologico corrisponde una diminuzione del compenso del lavoratore: è partito da questa provocazione l’intervento di Francesco Varanini (Direttore della rivista Persone&Conoscenze, edita da ESTE, editore anche del nostro quotidiano) che ha aperto l’incontro dal titolo Politiche per il lavoro umano e promosso dalla Casa della Cultura di Milano all’interno del ciclo di...

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È di Mylia il miglior prodotto formativo del 2021

A distanza, in presenza, replicabile, strutturata, orientata alle soft-skill: la formazione all’interno delle aziende è quanto mai fondamentale nel periodo storico che stiamo vivendo, tra esigenza di upskilling e valorizzazione di un capitale umano che deve muoversi in un mondo sempre più tecnologico e altamente specializzato. Al centro di tutto questo resta la persona, e a confermarlo è il Premio...

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I professionisti IT si attraggono con lo Smart working

Se la promessa è poter beneficiare di politiche di Smart working e di lavoro da remoto da ogni luogo, i lavoratori dell’Information Technology sono propensi a prendere in considerazione posizioni di lavoro in aziende con sede in regioni diverse da quelle in cui vivono i candidati. A farlo emergere è la ricerca Your career anywhere condotta su un campione di professionisti IT & Digital da Experis...

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Lo Smart working post pandemia nell’accordo Cifa-Confsal

“Smart working”, “telelavoro”, “lavoro da casa”, “lavoro da remoto”: se applicate al lavoro agile queste definizioni — ormai sulla bocca di tutti — sembrano non essere idonee. Perché ad avere portato le aziende verso la scelta di remotizzare le attività non è stata una decisione organizzativa, ma un’obbligatorietà trasversale. Lo Smart working, tuttavia, non è solo un modello da applicare in emergenza,...

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Il lavoro nella ripartenza ha bisogno di persone (preparate)

Disoccupazione che sale e aumento dei posti vacanti, aziende che prevedono di assumere e mancanza di competenze: un paradosso che cresce da 15 anni e che è stato accentuato anche dall’emergenza Covid. La pandemia ha infatti messo in luce un mismatch ormai consolidato, pur contenendolo. Com’è possibile? Secondo l’azienda di ricerca, selezione e formazione e di risorse umane Randstad, il blocco dei...

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