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Gestire la pianificazione della produzione per slot giornalieri

Nelle aziende manifatturiere il Piano principale di produzione (PPP) non definisce solo che cosa produrre, ma anche quando e in quali quantità, organizzando al meglio le attività in modo da assicurare il raggiungimento degli obiettivi e garantire prontezza rispetto alla distribuzione del prodotto. Il PPP serve a ottimizzare i processi produttivi fornendo al Material requirements planning (MRP) le informazioni per pianificare i riordini dei materiali necessari. A spiegarlo è Laura Mastromarino, Responsabile di progetto sul software gestionale S8 di SAEP Informatica, azienda che da 40 anni sviluppa e distribuisce una suite Enterprise resource planning (ERP) proprietaria rivolta alle imprese di tutte le dimensioni. 

Solitamente, le piccole e medie imprese italiane (PMI) hanno a disposizione due modalità di pianificazione. Il Master production schedule (MPS) rappresenta un macro-piano di produzione organizzato, per esempio, in mensilità frutto di aggregazioni di molteplici previsioni di vendita (previsioni mercato estero, mercato interno, mercati verticali specifici). In questo caso la fonte principale delle informazioni è l’ufficio commerciale che, monitorando i vari mercati, inserirà nel sistema con il giusto anticipo le previsioni di vendita. Previsioni che nel corso del periodo coperto dal MPS saranno ‘nettificate’ dal sistema man mano che avverrà la raccolta degli effettivi ordini di vendita. Partendo quindi dal dato previsionale aggregato e corretto man mano dagli ordini di vendita, il sistema gestionale, insieme con il MPS, propone le quantità dei prodotti finiti da produrre, considerando le situazioni di stock disponibili e i riordini già in atto, ma senza una schedulazione giornaliera puntuale. 

Il secondo metodo, più mirato, è invece il PPP per slot giornalieri. In questo caso tutto parte dalla richiesta del cliente, inserita nel sistema come ordine di vendita di un articolo definitivo oppure ancora provvisorio. Questo metodo, particolarmente indicato per le logiche Make to order (MTO) e adatto in situazioni di alta specializzazione del prodotto finito, permette di guidare il pianificatore nella ottimizzazione delle capacità produttive giorno per giorno. Inoltre offre la possibilità di verificarne la fattibilità, segnalando eventuali mancanze di materiali o di risorse e restituendo l’esatta data di consegna riportandola su ogni riga ordine di vendita. 

Consultando il primo risultato automatico del PPP, il pianificatore potrà assegnare priorità, muovere i lotti pianificati da uno slot giornaliero a un altro o da una linea di produzione ad una alternativa, ottenendo il miglior bilanciamento possibile delle risorse e dei materiali, considerando tutte le indicazioni fornite dal commerciale, come ad esempio il tipo di consegna (tassativa, entro una certa data oppure oltre la data indicata). È importante considerare che ogni azione del pianificatore verrà tracciata e restituita, con opportune segnalazioni e nuove date di consegna, all’ufficio commerciale affinché possa inviare ai clienti le conferme d’ordine e le segnalazioni di possibili anticipi o ritardi.  

Quali sono vantaggi di questo approccio? Il PPP è più puntale e preciso, perché si basa sulla reale capacità produttiva dell’azienda, sulla saturazione quotidiana delle linee di produzione e sulla situazione del magazzino. “Questo modello di produzione consente di produrre articoli speciali, ma anche articoli gestiti a stock, quando effettivamente servono, riducendo i livelli di stock e ordinando i materiali all’occorrenza”, dice la manager di Saep Informatica. Ovviamente la capacità produttiva dell’azienda dipende da vari fattori, come il numero e la tipologia di macchinari disponibili, le ore di lavoro, i turni, il numero degli addetti, i giorni di chiusura azienda o di fermo delle macchine. Determinata quindi con una formula matematica la capacità produttiva giornaliera per ogni linea di produzione, il PPP la va a saturare basandosi sui lotti da produrre, sulle loro quantità e sul ciclo di produzione di ogni articolo. 

Scegliere il piano in base alla tipologia di offerta 

Ma quali sono i fattori che orientano la scelta tra il MPS organizzato in mensilità, privo di una esatta schedulazione giornaliera e un PPP a slot giornalieri con verifica e saturazione della capacità produttiva? Il consiglio di Mastromarino è quello di considerare prima di tutto la natura dei prodotti offerti dall’azienda. “Un tema che concorre nella decisione è la tipologia degli articoli prodotti: se prevalentemente l’impresa produce Make to stock, cioè produce articoli finiti in quantità da mettere a magazzino e distribuire in seguito, il metodo più idoneo è una pianificazione MTS abbinata al MRP per riordinare i componenti necessari. Al contrario se la produzione prevalente è rappresentata da articoli finiti Make to order (a commessa) e magari con ulteriori personalizzazioni richieste dal cliente, il metodo consigliato è quello del PPP a slot giornalieri, anch’esso completato dal MRP per il riordino dei componenti”. 

Al di là della necessità di maggiore o minore stoccaggio a magazzino esistono anche altri criteri per scegliere una pianificazione per stime o una pianificazione MTO a commessa: si pensi per esempio alla necessità di produrre articoli sulle richieste di un determinato cliente, prodotti che una volta realizzati non verranno, con molta probabilità, mai più richiesti. La pianificazione a slot giornalieri è più legata alla definizione dell’ordine da parte del cliente-commerciale, effettuata attraverso un processo di configurazione del prodotto, che permette di gestire piani di produzione più precisi.  

“Se gli articoli sono standard, senza personalizzazioni, il MPS può essere sufficiente per costruire un piano di produzione anche a lungo termine, purché l’informazione di partenza, cioè le previsioni di vendita, coprano a loro volta un periodo significativo. Viceversa, più un articolo è speciale e più la produzione sarà legata a una commessa, ovvero a un ordine di vendita, e più sarà difficile da prevedere nel lungo periodo. Naturalmente le politiche di riordino dei componenti con lead time di approvvigionamento lunghi, andranno definite con logiche diverse come, ad esempio, punto di riordino o previsioni di consumo sull’analisi dei consumi pregressi”. 

Il Piano per slot è indicato per le aziende di ogni dimensione 

Tutte le aziende manifatturiere di ogni dimensione possono beneficiare dell’introduzione di un PPP. Quando la produzione è interna e soggetta a una forte richiesta di customizzazione – e la filiera è corta – questo assetto organizzativo della produzione consente di ridurre i tempi di produzione e di gestire meglio l’intero processo. Queste soluzioni tecnologiche hanno oggi raggiunto una buona maturità, adattandosi a tutti i tipi di produzione e sono particolarmente indicate per quelle aziende che fanno della consegna in tempi rapidi il proprio valore aggiunto, con ordini che necessitano di uno sforzo coordinato tra tutti gli uffici. 

manifattura, Saep Informatica, Piano principale di produzione, Material requirements planning

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