Smart working: il lavoro agile ingessato dalle norme?

Una regolamentazione troppo stringente rischia di snaturare uno strumento agile come lo Smart working? Se n’è parlato nella puntata del 25 settembre 2020.

 

Il 15 ottobre 2020 termina il regime semplificato che regola lo Smart working dall’inizio della pandemia e torna in vigore la normativa sugli accordi individuali. L’orientamento del Ministro del Lavoro sembra quello di voler dare maggiore spazio alla contrattazione collettiva, modificando la Legge 81 del 2017. II ministero intende lasciarsi alle spalle il meccanismo dell’accordo azienda-lavoratore per affidare alla contrattazione collettiva la gestione di alcune questioni, come il diritto alla disconessione o l’erogazione dei buoni pasto.

Una cornice normativa eccessiva rischia di snaturare uno strumento nato per adattarsi e per recepire un’evoluzione della cultura organizzativa di cui si parla da anni, ma che rischia ora di essere messa in discussione. Il lavoro agile è per sua natura caratterizzato dall’assenza di troppi vincoli, altrimenti si riduce al semplice telelavoro. È quella la direzione verso cui stiamo andando?

Ospiti della puntata:

Andrea Del Rizzo, Group HR Director – Brovedani Group
Francesco Seghezzi, Presidente – Fondazione Adapt
Arianna Visentini, Presidente e Consulente senior Smart working – Variazioni

Smart working, contrattazione collettiva, accordi

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