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mercoledì, 17 Settembre, 2025

Il capitale umano nelle organizzazioni

Che cos’è un progetto di sviluppo del capitale umano? Quanto è importante saperlo valutare? Andrea Castiello D’Antonio, psicologo che da oltre quarant’anni svolge attività professionale in campo clinico e del lavoro per lo sviluppo del benessere di persone e organizzazioni, risponde nel libro Il capitale umano nelle organizzazioni. Metodologie di valutazione e sviluppo della prestazione […]
27 Gennaio 2021
Di: Elisa Marasca
27 Gennaio 2021
Che cos’è un progetto di sviluppo del capitale umano? Quanto è importante saperlo valutare? Andrea Castiello D’Antonio, psicologo che da oltre quarant’anni svolge attività professionale in campo clinico e del lavoro per lo sviluppo del benessere di persone e organizzazioni, risponde nel libro Il capitale umano nelle organizzazioni. Metodologie di valutazione e sviluppo della prestazione e del potenziale (Hogrefe, 2020). Nel testo l’autore definisce gli obiettivi, gli strumenti e le metodologie da utilizzare per raggiungere uno sviluppo concreto delle persone, le buone pratiche che le organizzazioni dovrebbero mettere in atto e gli errori che spesso, invece, commettono. Il percorso è diviso in quattro parti: dopo un’introduzione sui criteri base e le linee guida sullo sviluppo dell’essere umano al lavoro, la prima è dedicata al performance appraisal, con enfasi sul colloquio tra valutatore e valutato. Nella seconda e nella terza sono discusse le principali metodologie di valutazione e sviluppo delle potenzialità: l’Assessment Center (AC), il Development Center (DC), il Development Assessment Center (DAC). La quarta parte offre uno spunto per riflessioni critiche, nella direzione di sviluppare un dibattito teorico ed applicativo sull’intervento dello psicologo del lavoro nelle imprese. Secondo Alberto Caporale, Dirigente Area Organizzazione e Personale Unioncamere, il momento più delicato e alto nel quale l’individuo e l’organizzazione si confrontano è proprio la valutazione. “Saperla fare bene implica padronanza, in egual misura, di conoscenze tecniche e dinamiche psicologiche. Il libro di D’Antonio si sofferma in modo compiuto su entrambe”, è il suo commento. D’accordo Sonia Malaspina, Direttore Risorse Umane Sud Europa Danone SN, per cui il testo parla lo stesso linguaggio delle organizzazioni aziendali più evolute, “che finalmente considerano il lavoratore nella sua globalità., come professionista e come persona”. L’autore, nella presentazione, sottolinea che nessuna opera che ha pubblicato è stata scritta nell’ottica di promozione commerciale di uno o più approcci di gestione e sviluppo delle Risorse Umane: “Ritengo che nel nostro Paese vi sia un eccesso di pubblicazioni autoelogiative e pubblicitarie, e un difetto di pubblicazioni scientifiche e professionali, che illustrino davvero ciò che si fa nel mondo delle organizzazioni”, scrive. Ha scelto inoltre di scrivere un testo con uno stile fluido e ‘in prima persona’, cercando di raggiungere un bilanciamento tra le esperienze professionali e i riferimenti bibliografici proposti al lettore.
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