
La guerra dei talenti è una scusa
La ‘war of talent’, termine coniato nel 1997 dalla società di consulenza McKinsey & Company, si riferisce ad una crescente competizione tra le imprese relativa alla difficoltà nell’individuare talenti e nuove professionalità.
Secondo Paolo Codazzi, Chief Human Resources & Organization Officer di Octotelematics, società italiana che offre soluzioni telematiche per l’automotive,…
La ‘war of talent’, termine coniato nel 1997 dalla società di consulenza McKinsey & Company, si riferisce ad una crescente competizione tra le imprese relativa alla difficoltà nell’individuare talenti e nuove professionalità.
Secondo Paolo Codazzi, Chief Human Resources & Organization Officer di Octotelematics, società italiana che offre soluzioni telematiche per l’automotive, l’industria assicurativa e la mobilità, ospite della nuova puntata di Pensiero Personale, la guerra dei talenti è una scusa.
Le imprese devono attrezzarsi e orientarsi nel mercato dell’offerta con gli strumenti tecnologici disponibili ed essere proattive per trovare le persone giuste in un sistema in cui le professioni evolvono e le funzioni richieste sono sempre più specialistiche. L’apertura alla mobilità, le solide relazioni con università ed enti che offrono master e percorsi didattici e l’integrazione di persone provenienti da altri Paesi possono essere utili strategie per uscire dalla propria comfort zone e trovare fidati collaboratori.