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giovedì, 18 Settembre, 2025

Il passaggio generazionale nelle imprese familiari

In Italia il 93% delle imprese private è controllato o gestito da una famiglia. Una buona percentuale di coloro che guidano oggi queste aziende appartiene alla generazione dei cosiddetti baby boomer e si appresta, perciò, a passare il testimone alla generazione successiva. Uno studio del Centro per il Family Business della Libera Università di Bolzano dimostra che le imprese familiari vantano…
In Italia il 93% delle imprese private è controllato o gestito da una famiglia. Una buona percentuale di coloro che guidano oggi queste aziende appartiene alla generazione dei cosiddetti baby boomer e si appresta, perciò, a passare il testimone alla generazione successiva. Uno studio del Centro per il Family Business della Libera Università di Bolzano dimostra che le imprese familiari vantano tassi di crescita pari al 6%, mediamente più elevati rispetto alle concorrenti non familiari. Questo effetto positivo sulla crescita, però, si manifesta soprattutto nelle imprese familiari di prima generazione. Perché? In Italia oltre il 90% dei passaggi generazionali non è stato pianificato: solo il 30% delle imprese sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione, appena il 12% arriva alla terza e non oltre il 4% alla quarta. Che cosa accade nel passaggio da una generazione all’altra? E come andrebbe pianificata, invece, la transizione per garantire continuità e rinnovamento del business? Nella nuova puntata di L’Italia in fabbrica, il podcast di Parole di Management dedicato al Manifatturiero italiano, Alfredo De Massis, Professore Ordinario di Imprenditorialità e Family Business nonché Direttore del Centre for Family Business Management dell’Università di Bolzano, spiega quali sono gli errori da non commettere e come andrebbe gestito il passaggio di testimone in azienda.

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