
Settimana corta, un modello per (pochi) privilegiati
“Se facessimo un referendum, saremmo tutti d’accordo sul votare per la settimana lavorativa di quattro giorni. Ma chi ne beneficerebbe?”, questo è il quesito che si pone e ci pone l’ospite della nuova puntata di Pensiero Personale Bruno Moretti, Direttore Personale & Amministrazione di Amiu Genova, l’azienda in house del capoluogo ligure che si occupa di tutti i servizi legati alla gestione…
“Se facessimo un referendum, saremmo tutti d’accordo sul votare per la settimana lavorativa di quattro giorni. Ma chi ne beneficerebbe?”, questo è il quesito che si pone e ci pone l’ospite della nuova puntata di Pensiero Personale Bruno Moretti, Direttore Personale & Amministrazione di Amiu Genova, l’azienda in house del capoluogo ligure che si occupa di tutti i servizi legati alla gestione del ciclo dei rifiuti e dell’ambiente.
Secondo un recente articolo uscito sul quotidiano Il Corriere della Sera, un Direttore del Personale su due è a favore della diminuzione dei giorni lavorativi settimanali a parità di salario. Secondo Moretti, però, è necessario ragionare sul tema con un approccio scientifico e contestualizzandolo rispetto ai settori specifici. Cosa fare con quei servizi che non possono essere messi in pausa? Quali le differenze tra white collar e blue collar? Ci sono altri modi per favorire il benessere e la flessibilità?