Boomer e Gen Z: chi dice che non vanno d’accordo?
Chi l’ha detto che in azienda generazioni differenti non possano andare d’accordo? Nuove tecnologie e linguaggi delle stesse potrebbero rappresentare un ostacolo, ma anche riservare sorprese. Uno studio di Indeed e YouGov su più di 11mila lavoratori e 5.600 recruiter in nove Paesi, Italia compresa, ha dimostrato che l’incontro tra lavoratori più esperti (senior), e la Generazione Z può portare benefici. Il 71% dei lavoratori e il 78% dei recruiter italiani ha affermato che una forza lavoro multigenerazionale migliora significativamente l’atmosfera e l’esperienza sul posto di lavoro. Allo stesso modo, i datori di lavoro sono favorevolmente spinti a considerare questo incontro tra generazioni come portatore di risultati positivi in termini di produttività (81%) e di performance aziendali (77%).
Il report, condotto attraverso un’indagine online, ha messo in luce anche le più frequenti sfide alla coesistenza generazionale in azienda. In primo luogo, ciò che è ritenuto più problematico è il livello di capacità di utilizzo della tecnologia. Secondo i datori di lavoro questo problema pesa per il 31% del campione, mentre per i lavoratori pesa per il 30%, così come le aspettative e gli stili di comunicazione, visti come un problema per il 32% dei lavori intervistati e per il 27% degli imprenditori. In ultima battuta, lo scontro di opinioni si collega agli stereotipi legati all’età. In quest’ultimo caso, la Generazione Z è additata come troppo dipendente dalla tecnologia (sia i lavoratori sia i datori di lavoro sottolineano il fenomeno), mentre i Baby boomer sono percepiti come privi di flessibilità e avversi al rischio.
Condividere esperienze come ricchezza reciproca
Ma quali sono i benefici e i riscontri positivi tangibili dall’incontro generazionale in azienda? In primo luogo, la condivisione delle conoscenze che si traduce in una ricchezza di esperienza reciproca; inoltre la ricerca fa emergere che un ambiente di lavoro diversificato porta a stimolare l’innovazione grazie alle diverse prospettive.
“La diversità generazionale non è solo una realtà del mercato del lavoro odierno, ma una vera e propria risorsa strategica; un mix di generazioni porta prospettive diverse, idee fresche e una combinazione vincente di esperienza e innovazione, elementi che potenziano creatività e problem solving”, ha affermato Gianluca Bonacchi, Talent Strategy Advisor di Indeed. “È un circolo virtuoso: le persone con più seniority condividono la loro esperienza e le loro conoscenze consolidate, mentre i più giovani apportano nuova energia e competenze tecnologiche; questa interazione, se ben gestita, crea un ambiente dinamico di apprendimento reciproco. La sfida è trasformare le differenze in punti di forza, valorizzando ogni contributo per il successo”.
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