La seconda occasione, il podcast di PdM sull’economia circolare

L’economia circolare è, inoltre, un modello che vuole evitare lo spreco e i rifiuti. Questo implica – sia in fase di produzione sia di consumo – condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti che a fine vita rientrano nel circolo produttivo, generando nuovo valore. Da diversi anni a questa parte, inoltre, il concetto di economia circolare sta influenzando sempre di più anche le produzioni aziendali in tutto il mondo, e sono nate diverse startup che basano il proprio business esclusivamente su questa filosofia. Aziende che sono nate sostenibili a tutti gli effetti.
Un primato da difendere
In fatto di sostenibilità, tra l’altro, l’Italia vanta un interessante record: il recente Rapporto sull’Economia circolare del Circular Economy Network (rete nata con l’intento di supportare la transizione verso un nuovo modello di produzione e che misura l’indice di performance sull’economia circolare), posiziona il nostro Paese al primo posto (in particolare per quanto riguarda il riciclo di rifiuti), davanti a Francia, Germania, Spagna e Polonia.
Le puntate del podcast “La seconda occasione” (sono online le prime sei) sono quindi un ‘viaggio’ che parte della definizione di “economia circolare” e prosegue, attraverso le voci degli esperti di settore, tra imprese e startup italiane che hanno abbracciato il nuovo paradigma. A partire da Claudia Alessio, Cities Strategist dell’organizzazione internazionale Circle Economy, e Aurora Magni, docente di Sostenibilità dei Sistemi Industriali presso la Scuola di Ingegneria dell’Università Liuc ed esperta di neomateriali nell’industria tessile. Andando avanti poi con le esperienze di aziende e startup italiane come Garbo, Reynaldi, Rifò e ACBC.
Nelle puntate, quindi, si raccontano esempi virtuosi, storie di coraggio imprenditoriale e consapevolezza dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente e della società futura. Il messaggio è univoco: è necessario accelerare la transizione verso l’economia circolare a vari livelli sul territorio, all’interno delle singole aziende, tra imprese diverse, nella relazione tra organizzazioni e stakeholder lungo l’intera catena di valore dei prodotti, con il coinvolgimento di produttori, consumatori, istituzioni e società civile.

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