Una (nuova) nuvola per la digitalizzazione dell’Italia
Cloud ed Edge computing creano un’infrastruttura all’avanguardia, con cui Tim intende supportare la digitalizzazione del Paese. Si chiama Noovle Spa ed è il più grande progetto cloud per l’Italia. Almeno è questo l’obiettivo che si è data Tim. Dietro la nuova società c’è, infatti, l’azienda italiana di telecomunicazioni, secondo cui il nuovo soggetto è destinato […]

Cloud ed Edge computing creano un’infrastruttura all’avanguardia, con cui Tim intende supportare la digitalizzazione del Paese.
Si chiama Noovle Spa ed è il più grande progetto cloud per l’Italia. Almeno è questo l’obiettivo che si è data Tim. Dietro la nuova società c’è, infatti, l’azienda italiana di telecomunicazioni, secondo cui il nuovo soggetto è destinato a diventare il fulcro per le soluzioni cloud ed Edge computing, sviluppando infrastrutture di rete di ultima generazione, competenze chiave nell’Information Technology e nel cloud: per farlo Noovle si appoggerà su una rete di Data center italiani, all’avanguardia e sostenibili.
In questo modo, secondo i vertici dell’azienda, si potrà supportare la digitalizzazione del tessuto produttivo e amministrativo italiano, accelerando la trasformazione digitale già in atto, e intensificando l’offerta di servizi innovativi di public, private e hybrid cloud alle imprese, rivolgendosi sia a PMI sia alla grande industria e alla Pubblica amministrazione. Dunque, arrivare a creare la ‘nuvola’ in cui tenere al sicuro le informazioni, ma che al tempo stesso consenta l’elaborazione dei dati con modalità inedite.
Se il 2020, con la pandemia e i conseguenti cambiamenti che si sono scontrati con le abitudini, ha portato disordine e incertezza, d’altra parte ha contribuito a far emergere prospettive future piuttosto definite: la necessità di orientarsi verso la digitalizzazione e, di conseguenza, la rilevanza strategica di infrastrutture, reti e servizi, utili a favorire la ripresa economica – e sociale – del Paese. Gli investimenti in ambito digital, però, non mancano. “Si tratta di un’iniziativa fondamentale per la digitalizzazione del Paese nell’ottica di creare infrastrutture adeguate a far crescere le nostre imprese”, ha commentato l’Amministratore Delegato di Noovle Carlo D’Asaro Biondo.
Il CEO è stato scelto per guidare l’azienda dopo essere entrato in Tim ad aprile 2020, con l’obiettivo di implementare le attività cloud del Gruppo e le partnership strategiche. Accanto a D’Asaro Biondo, nel ruolo di Presidente non esecutivo, c’è Mariarosaria Taddeo, Professoressa Associata all’Università di Oxford e tra le massime esperte di tecnologie digitali e di Intelligenza Artificiale (AI).
Soluzioni cloud e Data center localizzati in Italia
Secondo le prime informazioni diffuse, Noovle fornirà servizi e soluzioni multicloud innovativi e mirati per i clienti Tim: gestione nei propri Data center delle infrastrutture di rete, servizi di progettazione e assistenza, migrazione verso il cloud e supporto delle attività di gestione collegate, utilizzando le più evolute tecnologie basate sull’AI e l’Internet of Things (IoT). Sull’offerta, D’Asario Biondo ha spiegato: “Mettiamo a disposizione risorse flessibili e scalabili e nuove soluzioni per favorire l’innovazione, affrontare l’ottimizzazione dei costi, la gestione di infrastrutture, dati, servizi e applicazioni e la nascita di opportunità legate alle tecnologie disruptive”. Creazione, sviluppo e generazione di valore per tutte le aziende sono i principi cardine della società, insieme all’utilizzo di tecnologie avanzate: lavorerà attraverso soluzioni agili, rapide e resilienti, lungo tutta la filiera del cloud. Come anticipato, la nuova realtà assicura i servizi innovativi e la gestione di server, dati e informazioni basandosi sull’ambiente cloud sicuro, localizzato in Italia, reso possibile grazie a una rete che possiede un totale di 17 Data center all’avanguardia distribuita su tutto il territorio nazionale, realizzata secondo i più avanzati standard tecnologici di sicurezza e secondo le più recenti best practice di sostenibilità ambientale. “Abbiamo creato una società che parte da una base importante, sana e solida e grazie al conferimento della rete di Data center di Tim, e ai mille professionisti con cui partiamo, possiamo guardare al futuro con ambizione”, è il commento di D’Asaro Biondo. In particolare, saranno realizzati sei nuovi Data center specializzati nell’offerta public e hybrid cloud, con certificazione Tier IV, e verranno gestiti sette Data center core e quattro centri servizi già operativi per la più ampia offerta di soluzioni informatiche, dislocati su tutto il territorio nazionale, dai quali viene erogata l’offerta cloud, hybrid cloud e multicloud. I servizi offerti promettono di prepararsi allo scenario futuro, seppur piuttosto nebuloso, ma sicuramente promettente in ambito digital, con una ‘nuvola’ ricca di dati a fare da abilitatore dell’innovazione. “Il nostro obiettivo sarà concentrarci sin da ora nel portare valore ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione”, ha ribadito il CEO, sottolineando la filosofia fondante dell’iniziativa cloud.Categoria: Fabbrica, Tecnologia per la produzione

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