La svolta Fintech del welfare aziendale
Continua il monitoraggio del mercato dei provider dei servizi di supporto al welfare aziendale, avviato nel 2018 grazie al lavoro di Altis, Università Cattolica di Milano. Il report dal titolo Welfare aziendale: il mercato dei provider – Flash Report 2023 (a cura di Luca Pesenti e Giovanni Scansani, dicembre 2023) si è posto l’obiettivo di mappare […]
Continua il monitoraggio del mercato dei provider dei servizi di supporto al welfare aziendale, avviato nel 2018 grazie al lavoro di Altis, Università Cattolica di Milano. Il report dal titolo Welfare aziendale: il mercato dei provider – Flash Report 2023 (a cura di Luca Pesenti e Giovanni Scansani, dicembre 2023) si è posto l’obiettivo di mappare il mercato dei provider, termine con cui si identificano gli operatori dei servizi gestionali di supporto al welfare aziendale che dispongono di specifici portali web based nei quali le aziende possono mettere a disposizione dei lavoratori un menu di servizi. Tali servizi sono acquistabili grazie a un budget individuale di spesa messo a disposizione dall’azienda e può includere la possibile conversione del Premio di risultato in beni e servizi di welfare aziendale.
Il report ha confermato l’ipotesi della probabile saturazione del mercato – già preventivata nel 2020 – in quanto da allora non si verificano particolari variazioni annuali. Tuttavia, l’anno che si sta per concludere ha registrato un certo dinamismo in termini di operatori uscenti e nuovi player: i 104 operatori presenti nel mercato nel 2023 (contro i 103 del 2022) sono il risultato di un processo di sostituzione che hanno fatto strada a altrettanti nuovi protagonisti. Analizzando la provenienza delle new entry, il dato probabilmente più significativo è legato al debutto di aziende appartenenti al Fintech, mentre si rileva una crescita di interesse più piatta rispetto alla consulenza HR.
Dal punto di vista delle dinamiche interne alle differenti tipologie di provider, il dato più interessante è legato alla forte crescita degli operatori proprietari della piattaforma offerta sul mercato, aumentati dai 46 del 2022 agli attuali 54. I dati ci dicono inoltre che, per la prima volta, è stato registrato il dato complessivo delle piattaforme di proprietà dei singoli player ed è superiore a quello delle complessive piattaforme dei reseller (ossia i provider non proprietari della piattaforma e con core business su altre attività, ma sinergiche al welfare aziendale). Anche nel 2023 è stata evidenziata la nettissima prevalenza di player del Nord Italia, in particolare in Lombardia e insediati principalmente all’interno della città metropolitana di Milano (questi rappresentano il 50,54% degli operatori)
Il futuro è all’insegna dell’integrazione
Il report ha segnalato alcune possibili tendenze del futuro del welfare aziendale, come lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche anche tra i provider più tradizionali, in quanto potrebbero trarre beneficio dal benchmark con le proposte degli operatori fintech entrati di recente nel settore. Secondo i ricercatori, l’effetto che potrebbe derivare da tali operazioni potrebbe rivitalizzare il mercato che, dopo anni di rapido sviluppo, sembra ormai poco incline all’innovazione di prodotto. Quanto invece all’innovazione di servizio, l’ingresso di operatori attivi nell’ambito della nuova frontiera della welfare integration (piattaforme che offrono servizi informativi sui bonus pubblici e assistenza nell’acquisizione dei sostegni economici in cui quelle misure si sostanziano e che non necessitano di stanziamenti aziendali aggiuntivi) è destinata favorire quella più volte ricercata sinergia tra welfare aziendale e welfare pubblico che gioverebbe sia alle imprese sia ai lavoratori.Categoria: Risorse Umane, Welfare aziendale
Tag: welfare aziendale, provider
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