Nuova Zelanda, i dipendenti chiedono maggior engagement
Poco coinvolti, ma attenti ai temi del cambiamento climatico, del wellbeing e della flessibilità sul lavoro. L’edizione 2020 del report Employee Expectations, appena pubblicato dalla piattaforma di lavoro Peakon, rivela che il 63% dei neozelandesi si considera “disengaged at work”. Peakon ha analizzato più di 255 mila survey rivolte ai dipendenti delle aziende neozelandesi e […]

Poco coinvolti, ma attenti ai temi del cambiamento climatico, del wellbeing e della flessibilità sul lavoro. L’edizione 2020 del report Employee Expectations, appena pubblicato dalla piattaforma di lavoro Peakon, rivela che il 63% dei neozelandesi si considera “disengaged at work”.
Peakon ha analizzato più di 255 mila survey rivolte ai dipendenti delle aziende neozelandesi e oltre 14 milioni in tutto il mondo. “Il livello di discussione che abbiamo visto tra i lavoratori della Nuova Zelanda dimostra un reale bisogno di sapere che la loro voce viene ascoltata e i loro punti di vista sono presi in considerazione”, spiega Luke Amundson, APAC Director di Peakon.
“Il successo di un business si fonda sull’engagement del personale, perciò le organizzazioni devono essere sicure di usare i dati dei propri dipendenti per rivelare informazioni approfondite, identificare nuovi trend e guidare decisioni strategiche”.
I temi che stanno più a cuore ai dipendenti intervistati sono quelli della diversity e dell’inclusione, con il 44% di opinioni espresse. Nel 2019, i lavoratori della Nuova Zelanda hanno raggiunto il maggior numero di commenti sul tema, secondi solo alla Danimarca.
Attirano sempre più attenzione anche le questioni legate al climate change: negli ultimi 12 mesi le discussioni dei dipendenti sul tema sono cresciute del 216%. Più del doppio di quanto accaduto nel Regno Unito (85%) e cinque volte quanto riscontrato in Germania (42%).
Rispetto ai colleghi di altre nazioni, i dipendenti neozelandesi sono anche i più accesi sostenitori del wellbeing. I commenti sul tema hanno registrato un balzo del 37% nel 2019, più del doppio di quanto registrato negli altri Paesi. Al primo posto delle conversazioni c’è la flessibilità sul lavoro: in Nuova Zelanda circa il 56% delle donne e il 49% degli uomini vorrebbe lavorare da casa.
Fonte: NZ Herald

Addio a Giorgio Armani, Re della moda
È morto oggi, a 91 anni, Giorgio Armani, figura di riferimento nel mondo dell’alta moda e padre dell’omonima maison, fondata esattamente 50…

Turani, l’ex Direttore Editoriale della ESTE nel Famedio di Milano
È stato Vicepresidente e Direttore Editoriale della casa editrice ESTE (l’editore anche del nostro quotidiano). E ora è stato inserito nel…

ESTE+, la nuova dimensione della crescita professionale
Oltre 60 anni di esperienza nella produzione di contenuti di cultura d’impresa al servizio di imprenditori e manager. Dalla fine degli Anni…

App ESTE, un grande successo di pubblico
In pochi mesi dal lancio di aprile 2023, l’App ESTE ha già raggiunto numeri notevoli: 41mila schermate visualizzate, circa 700 download e 2mila…