Fuori di test
Per mesi abbiamo invocato tamponi e test sierologici a tappeto. E ora che la Croce Rossa Italiana cerca volontari per l’indagine sierologica, improvvisamente, ci è passata la voglia di sottoporci a qualunque analisi. Strano Paese davvero, l’Italia, dove tutti sono esperti di ogni argomento e si sentono in diritto di esprimersi su qualunque tematica: negli […]

Per mesi abbiamo invocato tamponi e test sierologici a tappeto. E ora che la Croce Rossa Italiana cerca volontari per l’indagine sierologica, improvvisamente, ci è passata la voglia di sottoporci a qualunque analisi. Strano Paese davvero, l’Italia, dove tutti sono esperti di ogni argomento e si sentono in diritto di esprimersi su qualunque tematica: negli ultimi tempi, si sa, c’è stato un proliferare di virologi e scienziati da tastiera, pronti a fomentare le polemiche da quella grande cassa di risonanza che sono i social. Ovviamente di soluzioni all’orizzonte non se ne sono viste. D’altra parte si preferisce arroccarsi dietro il fatto che c’è “gente pagata per risolvere i problemi” e non bisogna certo pretendere che chi critica si accolli pure l’onere di risolvere i problemi.
Così, mentre le polemiche su test e tamponi proseguono, gli oltre 700 volontari della Croce Rossa Italiana che stanno contattando circa 150mila cittadini del campione per realizzare l’indagine sierologica, il cui obiettivo è comprendere la diffusione del Covid-19, hanno dovuto fare i conti con il 60% delle persone che ha chiesto di essere ricontattato (solo il 15% di questi ha anticipato di essere propenso all’iniziativa). Al momento appena il 25% di chi ha ricevuto la telefonata ha accettato di sottoporsi al test.
Da qui l’appello del Presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, che pur sottolineando la “risposta positiva dei cittadini”, ha dovuto spiegare che “non si tratta di una truffa telefonica”, ma di “un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso”. Come ha ribadito anche il Ministro della Salute Roberto Speranza, chi sarà contattato è “necessario che risponda positivamente alla chiamata”, perché i risultati consentiranno agli scienziati di avere “un’arma in più di conoscenza dell’epidemia nel nostro Paese”.
La telefonata, spiegano dalla Croce Rossa Italiana, arriva dal numero che inizia con 06.5510. E, come ha detto anche il Ministro, i volontari potrebbero chiamare il campione direttamente sul cellulare. C’è da sperare che dall’altra parte non ci sia qualcuno troppo impegnato a pontificare sui social e a spiegare agli esperti – quelli veri – che bisognerebbe fare in un altro modo. Quale? Suvvia, non esageriamo con le richieste.
Categoria: Editoriale, Scenari macroeconomici

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