Agricoltura 4.0, l’uso della tecnologia nell’agrifood
Si chiama Piano Nazionale per l’Industria 4.0, ma non si rivolge solo alla manifattura. Lo sanno bene gli imprenditori del settore agricolo che hanno chiesto maggiori spiegazioni al Ministero dello Sviluppo Economico per capire quali macchine posso rientrare all’interno della casistica finanziata dallo Stato con l’iperammortamento. In particolare, la circolare emessa il 12 luglio 2017, […]
Si chiama Piano Nazionale per l’Industria 4.0, ma non si rivolge solo alla manifattura. Lo sanno bene gli imprenditori del settore agricolo che hanno chiesto maggiori spiegazioni al Ministero dello Sviluppo Economico per capire quali macchine posso rientrare all’interno della casistica finanziata dallo Stato con l’iperammortamento. In particolare, la circolare emessa il 12 luglio 2017, fa riferimento alle trattrici e alla macchine agricole a guida semiautomatica.
Si legge nella nota: “Le macchine agricole possono rientrare a fare parte della voce n 11 dell’Allegato A alla legge di Bilancio se sono in grado di gestire le lavorazioni su base spazio-temporale al fine di incrementare la profittabilità e ridurne al contempo l’impatto ambientale tramite l’utilizzo di funzionalità quali guida parallela, controllo sezioni e/o gestione di applicazione a rateo variabile”.
Quindi la nota continua: “In particolare, nell’interpretazione della caratteristica obbligatoria di ‘interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program’, per guida semiautomatica o assistita su trattrici e altre macchine operatrici si possono intendere sistemi che sono in grado di ricevere dati relativi al compito da svolgere da un sistema centrale remoto; oppure che prevedono la presenza a bordo di un operatore per ragioni di sicurezza e per altre operazioni supplementari alla guida”.
I trattori a guida automatica in grado, tramite sensori e Gps, di arginare gli ostacoli e centellinare l’uso di diserbanti; i droni che offrono un punto d’osservazione esclusivo per ottimizzare la fertilizzazione e l’uso delle risorse idriche; i robot agricoli che compiono “i gesti meccanici” come la semina permettendo di impiegare meno braccianti, sono solo alcuni degli esempi di possibili declinazioni delle macchine 4.0 in agricoltura da cui possono trarre vantaggio gli agricoltori, tanto quanto l’ambiente.
L’uso delle tecnologie può migliorare ulteriormente prodotti italiani di alta qualità, come l’olio. I frantoi di ultima generazione, infatti, possono monitorare i parametri necessari a garantire risultati eccellenti: il tempo di lavorazione, i livelli di ossigeno e la temperatura. Inoltre, sono aumentati gli investimenti in Ricerca e Sviluppo. Tra le aziende impegnate su questi aspetti, c’è Dekalb Italia, da anni leader del mercato, che commercializza semi ibridi produttivi e con maturazione uniforme per la coltivazione della colza in grado di adattarsi a tutti i tipi di terreno.

Categoria: Fabbrica
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