Le 8 regole da seguire per una lead generation di successo
Mariarita Fallarino* Prima di raccontarvi quali sono le 8 regole per una Lead Generation di successo, mi preme fare luce sul compito che oggi il Marketing è chiamato ad assolvere nelle aziende, siano esse italiane che multinazionali, siano esse piccole, medie o grandi. Cito a tal proposito un’interessante ricerca condotta nel 2014 da Cribis e […]
Mariarita Fallarino*
Prima di raccontarvi quali sono le 8 regole per una Lead Generation di successo, mi preme fare luce sul compito che oggi il Marketing è chiamato ad assolvere nelle aziende, siano esse italiane che multinazionali, siano esse piccole, medie o grandi. Cito a tal proposito un’interessante ricerca condotta nel 2014 da Cribis e l’Associazione Italiana Marketing (AISM), la quale evidenzia che la sfida principale delle aziende è il miglioramento del processo di acquisizione di nuovi clienti. A rispondere così è il 48% del campione di aziende intervistate, un dato in aumento rispetto al passato e confermato dal fatto che lo stesso campione mette la Lead Management ai primi posti tra i temi più importanti per i prossimi 2-3 anni; insieme al CRM e alla Customer Analytics.
Considerando tale sfida, quale è oggi il compito del Marketing? La risposta è ‘Lead Generation’. In altre parole è compito del Marketing supportare le aziende nel raggiungimento degli obiettivi di business, attraverso la generazione di nuove opportunità commerciali e dunque di fatturato o revenues. Un bel compito per il Marketing e, se vogliamo, anche una sorta di ‘sfida nella sfida’, cheda una parte gli impone di dare un contributo misurabile – così come lo è una vendita – e dall’altra lo invita a rivedere e superare gli schemi del passato. Schemi come la visione per silos dei processi, la non misurazione delle performance delle proprie iniziative spesso l’antagonismo con la funzione Sales. Allora, assodato il compito, come il Marketing può contribuire concretamente a generare business? In altre parole come fare della Lead Generation un approccio di successo in azienda? Ecco le 8 regole da seguire e, non spaventatevi, perché una volta capito cosa fare e come gestire gli attori coinvolti, si potranno cogliere i frutti di un processo definito e ben delineato.
1 – Lead generation: cosa significa?
Intendersi sul significato di Lead Generation e avere un vocabolario condiviso: è questa la regola base per una proficua collaborazione tra i principali attori coinvolti nel processo: Marketing e Sales. Bisogna intendersi sul fatto che la Lead Generation è il primo step del processo di vendita; un momento delicato che impatta sul successo commerciale e che comprende:
- brand awareness e comunicazione;
- estrazione accurata di target;
- pianificazione di iniziative marketing mirate;
- identificazione di un reale interesse;
- sviluppo di opportunità qualificate;
- alimentazione dei contatti nel tempo (nurturing);
- misurazione dei risultati.
- Sono concentrate e preoccupate di raggiungere gli obiettivi commerciali del periodo (es. quarter);
- Hanno una visione di breve/brevissimo e un approccio ‘action oriented’, improntato alla costruzione di relazioni personali;
- Si sentono i ‘protagonisti’ dell’azienda, i loro sforzi sono misurati dal valore generato (sales win), mentre è più difficile misurare le loro attività;
- Si chiedono perché devono essere i soli a generare nuove opportunità di business;
- Pensano che il Marketing si occupi di attività light, come gestire società di catering, decidere quale è l’immagine più adatta, il colore più giusto etc…;
- Si aspettano che il marketing generi opportunità qualificate, piuttosto che prospect interessati.
- Ritiene di essere il solo ad avere una vision e di pensare in termini strategici;
- Si lamenta perché le vendite ignorano o criticano il proprio operato;
- Pensa che i colleghi sales non danno il giusto peso ai lead generati;
- Ha una visione di lungo periodo ed è bravo a fare comunicazioni di tipo one-to-many, gestire grandi mole di dati e lavorare con sistemi di automation;
- Si sente ‘cittadino di serie B’, perché il contributo dato non è immediatamente misurabile come una vendita;
- Sa di essere considerato un centro di costo, che può misurare solo le attività, ma non il valore generato.
Categoria: Fabbrica
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