
Talento? Una parola da cestinare
La Direzione del Personale spesso si interroga se sia il caso di puntare su un talento ‘alla Maradona’ – grande campione dal punto di vista tecnico, ma mix di genio e sregolatezza, difficile da contenere nelle regole dell’organizzazione – oppure su un professionista un po’ meno fuoriclasse, un ‘portatore di palla’, che lavori bene e non faccia correre troppi rischi all’impresa.
Ne abbiamo…
La Direzione del Personale spesso si interroga se sia il caso di puntare su un talento ‘alla Maradona’ – grande campione dal punto di vista tecnico, ma mix di genio e sregolatezza, difficile da contenere nelle regole dell’organizzazione – oppure su un professionista un po’ meno fuoriclasse, un ‘portatore di palla’, che lavori bene e non faccia correre troppi rischi all’impresa.
Ne abbiamo parlato con Fabio Salvi, Team Leader HR di FlixBus, che spiega perché sia sbagliato parlare di ‘talenti’ all’interno delle aziende. Piuttosto, secondo Salvi, è meglio avere persone con un pensiero critico rispetto ai cosiddetti Yes Man.