Pagate il soldato Ryan
Il servizio militare si rifà il trucco e punta sulla retribuzione per aumentare la sua capacità attrattiva. Succede in Germania, dove si sta discutendo – com’è normale in questo periodo di forti tensioni geopolitiche – di Difesa. L’ex locomotiva d’Europa conta oggi con un esercito formato da 182mila soldati. Ma un nuovo disegno di legge si pone l’obiettivo di arrivare a un ampliamento delle fila fino a circa 255-270mila unità (più circa 200mila riservisti), così da allinearsi alle richieste della Nato.
Per spronare i giovani a cimentarsi in una carriera militare ci vuole però un investimento. E da dove partire se non dalle retribuzioni? E il piano del Governo, ha fatto sapere il giornale Politico, è quello di includere incentivi di peso: l’offerta prevede uno stipendio da 2.600 euro al mese. In Italia per arrivare alla cifra proposta in Germania bisogna far parte della dirigenza: da noi solo un maggiore ha una busta paga netta intorno ai 2.800 euro mensili. E poi, prevede ancora la riforma tedesca, durante il servizio militare è prevista l’erogazione di un sussidio per ottenere la patente di guida, oltre al conseguimento dello status di veterani.
Il voto ci sarà entro la fine del 2025. L’accordo attuale tra conservatori e socialdemocratici punta sull’introduzione di un modello ibrido. La prima bozza presentata da Boris Pistorius, Ministro della Difesa prevedeva, per riempire i vuoti di organico nell’esercito, un sistema di reclutamento automatico. La proposta aveva, però, suscitato un grande dibattito rispetto a un punto: fino a dove ci si può spingere per obbligare i giovani al servizio di leva?
Così si è arrivati a un compromesso. Il disegno di legge ipotizza che tutti i 18enni saranno formalmente registrati come ‘papabili’ per il servizio militare. Ai maschi sarà richiesto di compilare un questionario sullo stato di salute e sulla volontà di arruolarsi. Per i ragazzi di sesso maschile nati a partire dal 2008 ci sarà anche la visita medica obbligatoria in modo che lo Stato possa avere contezza di chi potrebbe essere contattato in caso di necessità.
Anziché però reintrodurre la leva obbligatoria come un tempo, il nuovo meccanismo prevedrebbe un obbligo basato sulle esigenze contingenti, che si attiverebbe solo in caso di voto favorevole del Parlamento. Solo se la situazione lo richiedesse, in sostanza, il Legislatore potrebbe imporre l’obbligatorietà del servizio militare. E così procedere con una selezione di giovani. E un eventuale sorteggio, solo come extrema ratio.
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