Fiducia nell’impresa, i giovani sono i più motivati
Chi ha meno di 29 anni ha mantenuto un forte legame di fiducia con l’azienda. Li consideravamo disillusi e depressi dalla crisi sanitaria e i suoi effetti. Invece, a sorpresa, in Francia i dipendenti più motivati sono i giovani con meno di 29 anni. Lo studio annuale sull’engagement e la motivazione sul posto di lavoro, […]

Chi ha meno di 29 anni ha mantenuto un forte legame di fiducia con l’azienda.
Li consideravamo disillusi e depressi dalla crisi sanitaria e i suoi effetti. Invece, a sorpresa, in Francia i dipendenti più motivati sono i giovani con meno di 29 anni. Lo studio annuale sull’engagement e la motivazione sul posto di lavoro, condotto dalla società ChooseMyCompany tra più di 35mila collaboratori di oltre 1.400 imprese, rivela che, nonostante le difficoltà sopravvenute, nel 2020 la maggior parte dei lavoratori è rimasta soddisfatta della propria impresa. E ben il 72% degli Under 30 si considera motivato e contento della situazione lavorativa che sta vivendo.
“Con i tempi che corrono, la percentuale può sembrare un po’ singolare, ma è altamente rivelatrice”, ha detto a Le Figaro Celica Thellier, Co-founder di ChooseMyCompany. “Significa che i giovani mantengono un legame di fiducia con l’impresa per cui lavorano. Coloro che cercano un senso, che hanno bisogno di sentirsi utili, si sentono abbastanza in sintonia con ciò che le organizzazioni propongono”.
Il dato globale parla del 68% dei dipendenti francesi soddisfatti, persino un punto sopra i risultati del 2019, segno che la crisi Covid non ha avuto un impatto eccessivo sul morale della forza lavoro. Secondo i ricercatori, sono entrati in gioco dei fattori emozionali, legati alla relazione instaurata con l’azienda. Più dell’80% dei francesi avverte che la propria organizzazione si fida dei suoi dipendenti.
I giovani accordano maggiore fiducia alla direzione (75% contro il 70% dei colleghi più maturi) e apprezzano realmente la qualità delle relazioni umane all’interno dell’impresa (81% contro il dato globale che si ferma a 76%). La maggiore differenza tra chi ha meno di 29 anni e il resto dei dipendenti attiene al numero di coloro che raccomanderebbero la propria azienda all’esterno: tra i giovani il dato raggiunge il 77%, mentre scende di 10 punti tra chi ha più di 50 anni.
Fonte: Le Figaro

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