Ritorno in ufficio, Microsoft inaugura il modello di lavoro ibrido
Era stata una delle prime compagnie statunitensi a chiedere al personale di lavorare da casa quando scoppiò la pandemia, ormai più di un anno fa. Adesso Microsoft è destinata a diventare anche una delle prime ad accogliere i dipendenti al loro rientro in ufficio. Il colosso dell’Hi-Tech ha annunciato che, a partire dal 29 marzo […]

Era stata una delle prime compagnie statunitensi a chiedere al personale di lavorare da casa quando scoppiò la pandemia, ormai più di un anno fa. Adesso Microsoft è destinata a diventare anche una delle prime ad accogliere i dipendenti al loro rientro in ufficio.
Il colosso dell’Hi-Tech ha annunciato che, a partire dal 29 marzo 2021, l’headquarter di Redmond nello Stato di Washington inaugurerà il passaggio al modello di lavoro ibrido, con alcuni impiegati che torneranno a occupare le loro scrivanie in ufficio e altri che continueranno a lavorare da casa.
“Il nostro obiettivo è offrire ai dipendenti maggiore flessibilità, consentendo alle persone di lavorare dove si sentono più produttive e più a loro agio e incoraggiando al contempo il lavoro da remoto finché i virus e le nuove varianti continuano a destare preoccupazione”, si legge sul blog di Microsoft.
A fine marzo 2021 gli uffici della software company, diffusi su 21 Paesi, saranno pronti ad accogliere i lavoratori aggiuntivi nel rispetto delle regole dettate dalle autorità locali. Il primo passo della nuova politica adottata dal colosso informatico prevede che rientri sul posto di lavoro solo circa il 20% degli oltre 160mila dipendenti della compagnia.
Nessun rientro di massa, dunque. Secondo la roadmap tracciata dalla società, il passaggio avverrà in modo graduale. Al momento, si sta mettendo in atto la fase 4 del modello denominato Covid-19 hybrid workplace che prevede di portare la popolazione aziendale da una situazione di completa remotizzazione del lavoro alla piena presenza in ufficio. Le prime tre fasi hanno coinciso con i mesi più difficili della pandemia: chiusura degli uffici, lavoro da casa obbligatorio, lavoro a da casa fortemente incoraggiato. Ora siamo al momento denominato soft open, che prevede una prima cauta apertura degli uffici. Seguirà la fase 5, che si concretizza in locali aperti ma con restrizioni, e infine la fase 6, che coincide con l’apertura generalizzata.
Durante le fasi 4 e 5 i dipendenti potranno ancora scegliere se lavorare o meno in presenza, ma, assicura l’azienda, non dovranno avvertire alcun bisogno di rientrare e verranno ancora incoraggiati a lavorare da remoto. Soltanto l’ultimo gradino, coincidente con una situazione in cui il Covid-19 non gravi più sulla vita delle comunità locali se non alla stregua di una qualsiasi influenza stagionale, verranno rimosse le restrizioni e le misure di prevenzione e tutti i campus potranno tornare pienamente operativi.
Fonte: Wall Street Journal

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