Programmi elettorali: la questione lavoro alle elezioni 2022
In base agli ultimi dati Eurostat, l’Italia vanta un triste primato: nell’Unione europea abbiamo la variazione percentuale assoluta del tasso di disoccupazione più alta da maggio a giugno 2022 (+1,9%). Inoltre l’indice della disoccupazione giovanile si è attestato al 23,1% (a fronte di una media Ue del 13,6%), il terzo più alto nell’Ue. Al di […]

In base agli ultimi dati Eurostat, l’Italia vanta un triste primato: nell’Unione europea abbiamo la variazione percentuale assoluta del tasso di disoccupazione più alta da maggio a giugno 2022 (+1,9%). Inoltre l’indice della disoccupazione giovanile si è attestato al 23,1% (a fronte di una media Ue del 13,6%), il terzo più alto nell’Ue.
Al di là di questi specifici dati, il tema nel suo complesso è centrale per il nostro Paese: per questo sta animando – insieme con altre questioni – la campagna elettorale delle elezioni del 25 settembre 2022 ed è protagonista anche dei programmi elettorali dei partiti che si presentano alle urne. Tante sono le questioni in agenda: dalla lotta al precariato, alla valorizzazione del lavoro femminile, fino all’introduzione del salario minimo e alla promozione di modelli organizzativi efficaci per lo Smart working.
Parole di Management ha letto con attenzione ciò che i partiti propongono sul tema del lavoro, realizzando una sintesi delle principali proposte. L’iniziativa è stata divisa in tre parti proprio alla luce della grande rilevanza riservata alla questione. Nella prima parte proponiamo le iniziative promosse da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia; nella seconda parte, sono riassunte le proposte di Partito democratico, Italia Viva-Azione, Verdi e Sinistra italiana; nella terza parte quelle di Movimento 5 stelle, Impegno civico e +Europa.
Categoria: Al voto per il lavoro, Scenari macroeconomici

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