Autore: Giorgio Merli

Giorgio Merli è autore di numerosi libri e articoli sul management pubblicati in Europa e negli Usa; è consulente di multinazionali e Governi, oltre che docente in diverse università in Italia e all’estero. È stato Country Leader di PWCC e di IBM Business Consulting Services
Pil_Italia_grandi_aziende

Piccola è bella, grande (azienda) è meglio

L’Italia ha cominciato a perdere i trend di sviluppo dei Paesi a noi storicamente vicini già agli inizi degli Anni 90. Tra le cause principali di tale sganciamento si deve sicuramente annoverare la riduzione della presenza di grandi aziende nel nostro territorio. Tale fenomeno ha continuato per tutti i 30 anni passati – continua tuttora – contribuendo alla riduzione del nostro Prodotto interno lordo...

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Bandiera_Italiana

Il flop della Nazionale è lo specchio dei limiti dell’Italia

La figuraccia fatta dall’Italia all’Europeo 2024 in Germania ha prodotto commenti molto sconfortanti: “Nessuna strategia”, “Mancanza di un modulo adeguato ai giocatori disponibili”, “Spalletti non ha il senso della realtà”, “Mancanza di capacità individuali”, “Mancanza di motivazione e grinta”, “inerti”, “squadre di club troppo basate su stranieri senza adeguato sviluppo di nostri vivai di giovani”,...

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Pil_italia

L’Italia perde il Pil, ma non il vizio

Dobbiamo assolutamente prendere atto che senza il contributo del Superbonus (a debito) e di quanto già immesso nel sistema economico dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – quasi tutto a debito – il Prodotto interno lordo reale italiano degli ultimi due anni (e di quello in corso) risulterebbe ancora in calo. Di fatto, in termini reali, sta continuando quel degrado...

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Soldi_retribuzione_crescita

Salari, possiamo aumentarli in modo sostenibile?

L’Italia è al 12esimo posto in Europa per Pil pro capite ed è al 12esimo posto come salario medio mensile. Esiste quindi una forte correlazione tra retribuzione media e Pil pro capite: per esempio la Germania, con il 37% in più di Pil pro capite, ha il 34% in più di salario medio rispetto all’Italia; la Danimarca, con il 93% in più di Pil pro capite, ha l’82% in più di salario medio; la Spagna,...

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Occupati_Pil_italia

Più lavoro, meno produttività: il paradosso che non interessa nessuno

Per le celebrazioni per la Festa del Lavoro 2024 sono stati discussi i dati sull’occupazione. Quelli forniti dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre ci dicono che gli occupati sono ora 471mila in più rispetto al 2019 (anno pre-Covid). Senza entrare nel merito dell’articolazione dei dati, val la pena considerare il significato di due considerazioni concatenate riportate nell’analisi della Cgia: “I...

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Parlamento_PdM

Il sonno della ragione… non genera Pil

Viene naturale chiedersi come mai l’Italia è sempre stata in ritardo a capire e interpretare i nuovi trend nel mondo del business. Come già argomentato nelle precedenti ‘puntate’ (vedi i link in fondo all’articolo per leggere le altre parti della riflessione), è stato proprio il non capire che cosa stava succedendo nel mondo a farci perdere posizioni negli ultimi 30 anni.  Sicuramente complici...

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Sicurezza_AI

Fare i soldi con i dati

Il business emergente a maggior potenziale è oggi costituito dal cosiddetto Data monetization. Se ne è dovuto recentemente, e urgentemente, occupare anche il Parlamento approvando il Data Act: è una legge, esecutiva da settembre 2025, che vuole regolarizzare il business dell’utilizzo e del commercio dei dati, che si era sviluppato con attività molto spesso borderline o addirittura illegali. Le già...

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Giorgetti_Superbonus

Superbonus, la fine dell’illusione della ripresa economica

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato chiaro, parlando delle misure adottate sul Superbonus: “Sono tese a chiudere definitivamente l’eccessiva generosità”. Questa è la sintesi dell’iniziativa governativa sull’incentivazione edilizia introdotta a maggio 2020. Ma, forse, non siamo tutti ben consapevoli che il costo finanziario del Superbonus è quasi uguale a quello del Piano nazionale...

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Meloni_Pil

Digitalizzazione, quante occasioni perse dall’Italia

Nel periodo dal 2013 al 2019, l’economia italiana è stata tenuta in vita dallo zoccolo duro della nostra Piccola media impresa (PMI) con i suoi mercati di nicchia e dal commercio dei player internazionali: siamo comunque un interessante mercato per volume e per capacità di acquisto, grazie anche all’elevato risparmio personale. A fronte di uno stop alla continua caduta del nostro Prodotto interno...

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Italia_Pil

Chi inizia male (il Millennio) è a metà del Pil

Nel decennio 1998-2008 la Germania, cui si era agganciata una buona parte delle filiere produttive dell’Italia, ha accumulato un gap di crescita di almeno il 10% rispetto ad altri Paesi dell’Europa occidentale. Tale situazione ha purtroppo tenuto le aziende italiane lontane dai mercati e dallo sviluppo dei nuovi modelli di business. Le conseguenze di ciò le conosciamo: nel Fashion, per esempio,...

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Pil_Italia

Il mal di Pil (dell’Italia)

Come già ben sappiamo, l’Italia si trova sul piano inclinato di continua perdita di Prodotto interno lordo reale rispetto agli altri Paesi. Tale discesa relativa, iniziata 30 anni fa, non ha mai invertito la sua pendenza; anzi, dal 2008 si è pure aggravata, visto che in tre decenni abbiamo accumulato un gap del 30% rispetto agli altri Paesi europei. Questo fatto è particolarmente critico per noi,...

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crisi_euro

Il Pnrr ci basterà per risollevare l’Italia?

C’è il forte rischio che buona parte dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si traduca solamente in un aumento del nostro debito pubblico. È una possibilità molto concreta, con chiare e molteplici cause, ma ne esiste una che, da sola, potrebbe annullare tutti gli effetti positivi che ci aspettiamo da questo piano. Si tratta del contesto di continuo degrado del nostro...

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