Addio a Giorgio Armani, Re della moda

È morto oggi, a 91 anni, Giorgio Armani, figura di riferimento nel mondo dell’alta moda e padre dell’omonima maison, fondata esattamente 50 anni fa. Stilista visionario e imprenditore di successo, Armani ha saputo unire talento creativo e acume manageriale, costruendo un vero e proprio impero globale che ha ridefinito il concetto di eleganza contemporanea. Fin dai primi passi della sua carriera, negli anni ’60 come assistente di Nino Cerruti e poi come fondatore di Giorgio Armani S.p.A. nel 1975, ha dimostrato una capacità straordinaria di intuire le tendenze, anticipando i gusti del pubblico e creando un modello di business sostenibile e innovativo.

Armani ha contribuito in modo fondamentale al consolidamento del Made in Italy come sinonimo di stile e qualità, ampliando progressivamente il raggio d’azione della sua maison: dall’abbigliamento agli accessori, dai profumi all’hotellerie di lusso, fino allo sport, con i successi dell’Olimpia Milano di basket. La sua visione imprenditoriale non si è limitata alla moda: ha saputo valorizzare i marchi secondari, creare partnership strategiche e mantenere un controllo accurato sulla distribuzione e sull’immagine del brand, diventando un esempio di come creatività e strategia possano convivere in armonia.

Conosciuto come “Re Giorgio”, ha sempre mantenuto un legame profondo con la sua città natale, Piacenza, e con Milano, dove ha vissuto e lavorato fino alla fine. La sua eredità vive attraverso le sue creazioni, il suo spirito visionario e l’impegno costante nell’innovazione, lasciando un’impronta indelebile non solo nel mondo della moda, ma anche nell’industria del lusso e nel panorama imprenditoriale internazionale.