
Infor Velocity Day, le aziende italiane investono in innovazione
Le aziende italiane non sono fanalini di coda quando si parla di innovazione. Lo conferma Infor Velocity Day, l’appuntamento milanese organizzato a luglio da Infor, multinazionale americana specializzata in software cloud per le imprese. Durante il summit, Infor, ha presentato i risultati del sondaggio globale “Come il possibile diventa realtà”, realizzato su 3.600 intervistati in 14 Paesi (tra cui l’Italia) e sette settori manifatturieri.
I dati lo dimostrano con chiarezza: il 75% delle imprese italiane si aspetta un incremento della produttività fino al 20% o più nei prossimi tre-cinque anni, in linea con la media internazionale. Ancora più significativo è il dato sugli investimenti: il 77% ha già deciso di aumentare le spese in tecnologia, in linea con il trend globale. La fiducia è alta quando si guarda al futuro: l’83% delle aziende manifatturiere italiane è convinto che la competitività dipenderà dalla trasformazione digitale. Una percentuale che supera la media globale (80%) e posiziona l’Italia dietro solo a India (84%) e Cina (96%). Non un dettaglio, se si considera che proprio questi due Paesi sono da anni i punti di riferimento nella corsa tecnologica.
Durante il confronto è emerso anche un altro elemento chiave: sempre più aziende stanno scegliendo il cloud. Se in passato il livello di maturità era ancora basso, oggi la questione non è più “se” ma “quando”. Tra le novità che attirano maggiore attenzione c’è senz’altro la Generative AI, ma non vanno dimenticati che strumenti come l’automazione, il process mining o il data mining. La vera sfida, oggi, è riuscire a integrarli in un’unica piattaforma pronta all’uso. Parallelamente, si registra una forte dinamica anche sul fronte del nuovo business, con l’acquisizione di nuovi clienti attratti da un’offerta tecnologica che va oltre il tradizionale Enterprise Resource Planning (ERP). A confermarlo il caso di Fonderia Mazzucconi, realtà dell’Automotive che di recente ha scelto la soluzione Infor CloudSuite Automotive. Il panorama tecnologico sta, quindi, vivendo un’accelerazione senza precedenti.
GMM Pfaudler è cliente Infor da 20 anni
Un altro esempio concreto di trasformazione arriva da GMM Pfaudler, gruppo attivo nelle tecnologie e nei sistemi anticorrosione per i settori chimico, farmaceutico, alimentare ed energetico. A raccontarlo durante l’evento è stata Elisabetta Venezia, Group Director, ERP System & Data Management, che ha sottolineato come il percorso con Infor sia iniziato ormai 20 anni fa. “Quando abbiamo cominciato la tecnologia non era ancora così avanzata. Abbiamo dovuto costruire i nostri processi da zero. Oggi invece chi entra in un sistema Infor riceve una suite che già copre il 95% dei processi aziendali”.
La vera svolta, racconta Venezia, per l’azienda è arrivata nel 2018 con il passaggio al multi-tenant cloud, che ha cambiato radicalmente la gestione quotidiana: “Prima dovevamo occuparci noi degli aggiornamenti. Ora periodicamente arrivano release aggiornate”. Il punto centrale, secondo Venezia, è che nel cloud il percorso non finisce con il go-live. È un processo continuo di miglioramento, dove le nuove funzionalità sono disponibili subito e sta al cliente decidere quando attivarle. Il percorso non si è, quindi, fermato al 2018: negli ultimi anni, GMM Pfaudler continua a espandere l’uso della piattaforma cloud a livello internazionale.
Infor conta 2mila verticali ERP
Uno dei punti che più colpiscono dell’approccio Infor, citati da Venezia, è l’attenzione ai verticali ERP: oltre 2mila sviluppati nei diversi prodotti della società. Una scelta strategica che, se da un lato implica costi elevati in termini di sviluppo, dall’altro garantisce soluzioni su misura per ogni settore. L’idea è quella di superare l’epoca del “one-size-fits-all ERP”, il modello unico che poi richiedeva costose e complesse modifiche per adattarsi a ciascuna azienda. Questa logica vale non solo per i processi di business, ma anche per i requisiti nazionali. Basti pensare all’Italia, dove la fatturazione elettronica segue regole molto diverse da quelle in Francia o in Germania.
La vera trasformazione che accompagna i verticali, tuttavia, è stata soprattutto culturale. Le imprese hanno imparato a distinguere tra configurazione e customizzazione: la prima è incoraggiata, perché non intacca il codice sorgente, mentre la seconda è scoraggiata, perché introduce complessità e rallenta l’innovazione. Per risolvere il dilemma tra configurazione e customizzazione, Infor applica una regola aurea nei progetti di implementazione: mantenere standardizzato il 60% dei processi, parametrizzare il 30% e limitare a un massimo del 10% le estensioni personalizzate. La filosofia è non partire più da un foglio bianco, ma implementare i processi core e liberare risorse per la vera trasformazione aziendale.