L’8 e 9 giugno 2025 gli italiani voteranno cinque referendum abrogativi legati al lavoro. Il primo riguarda l’abrogazione del contratto a tutele crescenti per ripristinare il reintegro in caso di licenziamento illegittimo. Il secondo elimina il tetto massimo all’indennità per licenziamenti nelle aziende con meno di 15 dipendenti. Il terzo limita i contratti a termine abrogando alcune norme sul loro uso e rinnovo. Il quarto ripristina la responsabilità solidale tra committente, appaltatore e subappaltatore per la sicurezza nei cantieri. Infine, il quinto dimezza da 10 a 5 anni la residenza legale necessaria per richiedere la cittadinanza italiana agli stranieri extracomunitari. Il referendum è valido solo con il quorum del 50% più uno. Ma quali sono le motivazioni dietro al sì e del no? Scoprile nel video.
Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il Premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.
Alessia Stucchi è giornalista pubblicista. Laureata in Lettere Moderne in triennale e in Sviluppo Economico e Relazioni Internazionali in magistrale. Nel 2023 ha vinto il Premio America Giovani della Fondazione Italia Usa che le ha permesso di conseguire il master Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy. Nel tempo libero si dedica alle camminate, alla lettura e alle serie tivù in costume.