Welfare è anche sana alimentazione, la ristorazione aziendale si evolve

Le società di ristorazione collettiva si stanno muovendo sempre di più in direzione del welfare aziendale.  D’altra parte, l’alimentazione sana rientra fra le leve principali delle politiche delle imprese per favorire il benessere dei dipendenti.

Per capire l’importanza anche a livello economico di questo settore, la ristorazione collettiva vale oggi 6 miliardi di euro, di cui il 40% è rappresentato da aziende private. In questo contesto si inserisce la strategia di Pedevilla, che si candida a giocare un ruolo di primo piano tra i player del welfare aziendale.

La società con sede a Roma, fondata oltre 40 anni fa da Giuseppe Pedevilla, punta a differenziarsi strategicamente con un’offerta che mette al centro la sostenibilità e la qualità dei prodotti. “Siamo convinti che la ristorazione collettiva sia parte integrante di quella ampia offerta di welfare e wellbeing in cui sempre più aziende e organizzazioni investono per far stare bene le loro persone”, spiega Gianpiero Pazzanese, Direttore Generale di Pedevilla.

“Attraverso attività come l’uso di materie prime di alto livello a chilometro zero, le produzioni fatte in casa, la creazione di un’Academy per fare consulenza e formazione ai clienti, fino alla partnership con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, consideriamo l’alimentazione centrale per le persone, anche e soprattutto al lavoro”.

Gianpiero Pazzanese, Direttore Generale di Pedevilla

Relazione più stretta con le persone

La società punta con decisione anche sulla riduzione degli sprechi e ha tra i suoi obiettivi quello di rendere i suoi ristoranti plastic free entro il 2022. Pedevilla fornisce oltre 40mila pasti al giorno nei 180 ristoranti presenti in Italia tra aziende private e scuole pubbliche. Ogni struttura in cui è presente il brand ha il suo menù in base alle esigenze dei clienti, con uno chef e la sua brigata.

“Il valore della proposta di ristorazione interna di qualità, rispetto per esempio all’uso dei ticket restaurant per mangiare fuori dall’ufficio, consiste nella costruzione di una relazione più stretta con le persone, con maggiore attenzione al loro benessere”. In alcuni ristoranti è presente anche un food market per consentire ai dipendenti di fare la spesa prima di tornare a casa dall’ufficio.

Attenzione all’acustica e agli spazi

Pedevilla non si occupa solo del cibo, ma anche della realizzazione dell’intera struttura, dalle attrezzature agli arredi. La redazione di Persone&Conoscenze ha visitato il Garden Restaurant nella sede di Banca Mediolanum a Basiglio (Milano). Si tratta di una location emblematica riguardo all’attenzione per gli spazi: gli ambienti sono stati studiati nell’illuminotecnica e negli impianti acustici per evitare il ‘rumore’ di sottofondo tipico delle folle, nella distribuzione dei banchi degli alimenti per rendere i flussi più veloci ed eliminare le lunghe attese. Inoltre, negli orari fuori dalla pausa pranzo, gli spazi dei ristoranti aziendali restano aperti e possono essere utilizzati per fare Smart working.

“Il layout viene realizzato attraverso uno studio che prende in esame i dati qualitativi e quantitativi sull’affluenza e consente al nostro team di architetti di razionalizzare i tempi di attesa ottimizzando positivamente il servizio complessivo”, continua Pazzanese.

Tra le altre aziende clienti figurano, per esempio, Porsche, Bcc, Sky, Mediaset, Fendi, Geox e Illy. “Il nostro interlocutore principale è il Direttore HR”. D’altra parte, oggi tra i compiti principali dei responsabili delle Risorse Umane c’è quello di promuovere il benessere dei dipendenti, che passa anche da una pausa pranzo di qualità.

“In Italia ci sono molti player stranieri di ristorazione aziendale, il nostro obiettivo è quello di promuovere il Made in Italy nel nostro Paese e all’estero”, aggiunge Pazzanese. Pedevilla, che conta 1.200 dipendenti in tutta Italia e un fatturato di 51 milioni di euro (con una crescita media dell’11% negli ultimi anni), è presente anche in Olanda nella sede dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e ha in programma una forte internazionalizzazione nei prossimi anni.

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Gabriele Perrone

Gabriele Perrone, giornalista professionista con oltre 10 anni di esperienza, è redattore della casa editrice ESTE. Nel corso della sua carriera ha lavorato per importanti gruppi editoriali, dove ha maturato competenze sia in ambito redazionale sia nelle pubbliche relazioni. Negli anni si è occupato di economia, politica internazionale, innovazione tecnologica, management e cultura d'impresa su riviste cartacee e giornali online. Ha presentato eventi e ha moderato tavole rotonde con protagonisti manager di aziende di fronte a professionisti di vari settori in location di alto livello. Tra le sue esperienze lavorative precedenti, ci sono quelle al quotidiano online Lettera43.it e in LC Publishing Group, oltre a numerose collaborazioni con testate italiane e straniere, da Pambianco all'Independent. Laureato in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha conseguito un postgraduate diploma alla London School of Journalism.

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