Welfare

Il welfare come leva di ingaggio nell’era delle crisi

Nonostante le sempre maggiori difficoltà a trattenere i talenti, la maggior parte delle imprese non sta concedendo nuovi benefit ai dipendenti. Secondo una survey realizzata dalla software house Isolved, infatti, il 54% dei datori di lavoro non ha ampliato il pacchetto di vantaggi aziendali. Questo dato, come si legge sul sito specializzato sui temi HR, Hrexecutive.com, è cruciale se si pensa che ben l’82% dei lavoratori ritiene tali questioni determinanti quando decide se restare in un’azienda o accettare una nuova proposta di lavoro. A ciò si aggiunge, inoltre, l’insoddisfazione di chi, spesso, non ottiene la tipologia di benefit desiderata.

Ma quali sono gli ambiti nei quali i lavoratori vorrebbero ottenere maggiori incentivi welfare? Dalla ricerca è emerso che il 70% del campione apprezzerebbe l’introduzione di un programma per promuovere il benessere fisico, mentale e finanziario. Questi temi sono considerati capaci di influire in modo rilevante sulle prestazioni lavorative. Per il 42% degli intervistati, invece, è fondamentale essere supportati economicamente nell’attività di caregiver. A ciò si aggiungono inoltre le richieste, di carattere più generale, relative alla riduzione dell’impegno in azienda, attraverso l’introduzione della settimana lavorativa di soli quattro giorni, o la possibilità di incremento dei permessi retribuiti.

Puntare sui benefit per trattenere talenti 

I risultati del sondaggio mostrano inoltre come le aziende non stiano facendo abbastanza sul welfare. Questo tema è cruciale, soprattutto se lo si inserisce nel quadro del contesto attuale delle Grandi dimissioni. In quest’ottica l’introduzione di vantaggi rivolti ai dipendenti può fare la differenza nell’evitare che professionisti validi abbandonino l’azienda. Nello specifico è necessario che la Direzione del Personale rifletta sulle motivazioni delle dimissioni attraverso un’analisi mirata dei dati raccolti nei colloqui di congedo. Questi aspetti sono fondamentali da valutare, anche in termini di competitività.

Dedicare attenzione ai benefit è cruciale anche alla luce del contesto economico internazionale che stiamo vivendo. Nonostante l’inflazione sia aumentata rispetto al 2021, le aziende spesso non hanno previsto – salvo eccezioni – soluzioni e iniziative per sostenere il proprio personale. Questo scenario crea non pochi problemi ai lavoratori, gravati da preoccupazioni e da forte stress, e va affrontato con iniziative mirate.

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