Automazione

Innovare l’automazione industriale

Il futuro è imprevedibile, ma non impossibile da immaginare. Soprattutto se guardiamo ai lati negativi della società attuale – giusto per citarne qualcuno: l’invecchiamento della popolazione, l’inquinamento, la carenza di competenze – il quadro non è dei più rosei. Le prospettive, tuttavia, non sono per forza negative. L’innovazione tecnologica, che innegabilmente caratterizza il mondo occidentale, porta con sé diversi vantaggi e non solo per quanto riguarda la vita quotidiana o i lavori digitali. Anche la Manifattura, storicamente meno incline alla trasformazione digitale, ne può beneficiare divenendo un traino per una società migliore. In particolare in Italia, visto che siamo ancora il secondo Paese europeo del settore e l’ottavo nel mondo. 

Lo conferma la Banca centrale europea (Bce), secondo cui l’innovazione tecnologica è uno dei pilastri della crescita economica e quindi del benessere sociale, in quanto l’aumento della produttività genera più beni e servizi: “In termini economici, l’innovazione indica lo sviluppo e l’applicazione di idee e tecnologie che migliorano beni e servizi oppure ne rendono più efficiente la produzione”. È naturale, quindi, puntare sull’innovazione, quando l’obiettivo è la crescita di un Paese o di una società intera. 

Segno di questa tendenza europea alla crescita costante è la nascita, nei diversi Paesi, di centri di competenze e di automazione che diventano luogo ideale non solo per la dimostrazione dell’efficienza tecnologica e robotica ormai raggiunta (con la riproduzione di tutte le tecnologie a disposizione delle aziende per osservare concretamente i vantaggi della fabbrica connessa e automatizzata), ma anche per la ricerca e lo sviluppo di strumentazioni sempre nuove.  

L’automazione risponde alle necessità della società 

Ne è un esempio l’Automation Center di Barcellona (ATC) realizzato e da poco rinnovato da Omron, azienda che fornisce tecnologia nell’automazione industriale: si tratta di un impianto di oltre 800 metri quadrati. Antoni Farras è General Manager dell’ATC e a suo giudizio l’ambiente manifatturiero sta vivendo una rivoluzione, grazie all’Intelligenza Artificiale, alla Robotica e al 5G: “Rivoluzionare la Manifattura significa rivoluzionare la società stessa, perché l’automazione innovativa è trainata da bisogni sociali”.  

Secondo il manager, l’automazione innovativa che guarda e risponde alle reali necessità della società e delle fabbriche si fonda su tre tecnologie: le soluzioni integrate per riprodurre virtualmente la produzione (i Digital twin); l’intelligenza sviluppata in ambito ICT che migliora ed evolve la produttività; e infine l’interazione tra macchinari e persone che armonizza il lavoro rendendolo più flessibile (né completamente umano né dominato dalle macchine).  

Per arrivare a tutto questo c’è il forte e determinante contributo dato dall’integrazione e dall’Internet of Things che connette l’ambiente attraverso lo scambio di dati. “In questo modo, con tutti gli agi tecnologici, si lavora anche più volentieri. Un aspetto che porta benessere”, ha dichiarato Farras durante la presentazione dell’ATC di Barcellona. 

La produzione si adatta ai bisogni di mercato 

Calando questi concetti nella realtà si nota come siano ormai molti i settori che puntano sull’automazione e sull’utilizzo di robot collaborativi. Prendiamo la Logistica: sia in quella interna sia in quella esterna, macchine di movimentazione e  trasporto e strumenti che automatizzano le procedure sono sempre più richiesti, come spiegano da Omron, nonostante il settore si sia storicamente servito della forza umana. “Lo stesso accade per il Food & Commodity: le imprese non cercano più una lavorazione di massa, ma la flessibilità della produzione. Con i trend che cambiano, a modificarsi è l’industria stessa, che accelera dal punto di vista dell’automazione per rispondere ai bisogni del mercato”, ha spiegato Farras. 

E per quanto riguarda le Piccole e medie imprese (PMI)? Essendo la flessibilità uno dei benefici dell’automazione industriale e manifatturiera, non sono solo le grandi aziende a beneficiarne, ma tutte le PMI, dal momento che la robotica si fa sempre più semplice, collaborativa, personalizzabile e immediata. “Anche le aziende di dimensioni più contenute possono dunque puntare a migliorare i propri processi in maniera intelligente e smart, puntando a obiettivi più sfidanti e ottenendo un ritorno in termini di produzione e redditività tanto quanto le grandi imprese”, è il pensiero del manager. 

Internet of Things, automazione, Industria4.0, Omron, Automation Center


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Sara Polotti

Sara Polotti è giornalista pubblicista dal 2016, ma scrive dal 2010, quando durante gli anni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (facoltà di Lettere e Filosofia) recensiva mostre ed eventi artistici per piccole testate online. Negli anni si è dedicata alla critica teatrale e fotografica, arrivando poi a occuparsi di contenuti differenti per riviste online e cartacee. Legge moltissimo, ama le serie tivù ed è fervente sostenitrice dei diritti civili, dell’uguaglianza e della rappresentazione inclusiva, oltre che dell’ecosostenibilità.

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