Diversity

La diversità genera valore, aziende che puntano all’inclusione

Jesse Jackson, politico e attivista per i diritti civili scriveva: “L’inclusione non è una questione di correttezza politica. È la chiave per la crescita”. Negli ultimi anni si sente molto spesso parlare di diversità e inclusione e dell’effetto positivo che questi due aspetti possono avere nel contesto lavorativo. Innanzitutto, occorre fare chiarezza su cosa si intenda con il termine “diversità”. Esso si associa a tutte le differenze che si possono incontrare a livello culturale, etnico, religioso, di età, di genere, di abilità psico-fisiche e di orientamento sessuale.

Soffermiamoci ora sulla motivazione che dovrebbe spingere le imprese ad abbracciare il tema della diversità e dell’inclusione. Valorizzare questi elementi sul posto di lavoro significa creare una cultura di valori condivisa, assumere diversi punti di vista sulle decisioni, aumentare l’engagement dei propri lavoratori e incrementare la spinta all’innovazione. La ricerca Diversity brand index 2021, realizzata per misurare il livello di inclusione dei brand in una prospettiva customer based e verificare il reale impegno delle aziende sui temi della diversità e dell’inclusione evidenzia come un’azienda che sia davvero impegnata in politiche di questo tipo cresce del 23% in termini di ricavi rispetto a un brand non ingaggiato in progetti simili.

Sono numerosi gli studi recenti che dimostrano come l’implementazione di politiche di integrazione delle diversità e dell’inclusione producano effetti positivi a livello di business, che si traducono principalmente in una serie di vantaggi: miglioramenti economici; migliori performance; incremento del benessere aziendale; attrazione di nuovi clienti e stakeholder; miglioramento della qualità delle decisioni prese, nonché maggior sviluppo di idee innovative. Creare team di lavoro diversificati vuol dire contribuire, perciò, alla crescita del valore economico e umano della propria organizzazione. E per questa ragione diviene prerogativa della maggior parte delle policy aziendali.

Promuovere l’inclusione e la crescita professionale                          

Includere per favorire la crescita delle persone e dell’azienda è uno dei principi cardine della mission di ManpowerGroup. Siamo consapevoli del ruolo che il nostro gruppo svolge nella società. E per questo crediamo nello sviluppo e nel supporto del talento individuale, nella sostenibilità, nella creazione di una cultura aziendale dove tutti possano riconoscersi, senza alcuna distinzione di razza, etnia, religione, genere, età e orientamento sessuale. Ci impegniamo a promuovere progetti che rispondano alle esigenze delle aziende, ma in primis alle persone e alle diversità di ciascuno. Per il 12esimo anno, infatti, il nostro gruppo è stato incluso nella classifica World’s most ethical companies elaborata da Ethisphere, organizzazione internazionale specializzata nella creazione, nello sviluppo e nella condivisione di best practice a livello di etica aziendale, governance, misure anticorruzione e sostenibilità.

Come obiettivo ci poniamo quello di favorire la crescita professionale, individuale e collettiva, attraverso programmi che supportino la carriera di ogni persona indipendentemente dalle proprie peculiarità. Come lo facciamo? Attraverso partnership, progetti e corsi di formazione che possano includere e integrare gli aspetti di cui si è parlato finora nel miglior modo possibile. In particolare, la Fondazione Human age institute è nata con l’obiettivo di supportare le persone nello sviluppo del proprio talento, potenziando le loro capacità e le loro attitudini secondo il proprio progetto professionale. Tutti i progetti mirano a sviluppare nelle persone la consapevolezza del proprio talento e delle proprie competenze, nelle organizzazioni la valorizzazione della persona e delle diversità di ciascuno. L’inclusione lavorativa e lo sviluppo della cultura del talento guidano le iniziative della Fondazione, ponendo una particolare attenzione a chi ha maggiore bisogno di un supporto per avvicinarsi al mondo del lavoro.

Le migliori performance avvengono con donne ai vertici

Per quanto concerne il gender balance, l’impegno verso la parità di genere sul posto di lavoro è per noi fondamentale. Come dimostra lo studio effettuato da Manpower dal titolo What women want at work, sono proprio le aziende con donne ai vertici a ottenere migliori performance. E non solo: avere un maggior numero di donne all’interno delle proprie aziende e nelle posizioni di leadership migliora la produttività, il livello di performance e i risultati di business. Per questo motivo abbiamo un’alta percentuale di donne nell’organizzazione – in Italia raggiunge il 75% – a dimostrazione del fatto che non solo vogliamo eliminare la disparità di genere, promuovendo programmi a favore delle aziende clienti, ma siamo anche in prima linea e pienamente consapevoli della necessità di costruire un mondo del lavoro sempre più inclusivo.

I dati della ricerca rilevano che le donne saranno impattate più a lungo dalla crisi economica e sociale: con 1,5 miliardi di bambini che non hanno potuto frequentare per lunghi periodi la scuola, per esempio in Europa e in Asia centrale, il 25% delle lavoratrici autonome ha perso la propria occupazione, contro il 21% di uomini. È necessario dunque accompagnare le donne in un processo di upskilling e reskilling e di adattamento a un mondo del lavoro in rapido cambiamento, individuare gli ostacoli che esse incontrano sul posto di lavoro e lavorare per farli sparire. Il futuro del lavoro ha come missione quella dell’equilibrio: quello che vale per le donne deve valere anche per gli uomini.

È nostro impegno garantire un ambiente che possa essere inclusivo per tutti i dipendenti, senza alcuna discriminazione a livello di orientamento sessuale. Favoriamo l’inserimento lavorativo di persone che stanno affrontando un percorso di transizione di genere; anzi, per sottolineare l’ingaggio a favore della comunità Lgbtq+, realizziamo una serie di iniziative sui social a giugno, che, come è noto, è il pride month. Words at work è un progetto promosso proprio sull’importanza delle parole e delle azioni che intraprendiamo: l’idea è quella di informare ed educare tutti (dipendenti compresi) su che cosa possono fare per supportare la comunità Lgbtq+, aiutandoli a comprendere la corretta terminologia e spiegando come usare in modo corretto determinate parole evidenziando gli errori comuni e come evitarli.

Abbiamo lanciato – internamente ed esternamente – una survey con l’obiettivo di sostenere i membri della comunità Lgbtq+ e per contribuire a creare luoghi di lavoro accoglienti per tutti. Sono state coinvolte quasi 5mila persone provenienti da diversi Paesi: Germania, Austria, Ungheria, Israele, Grecia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Italia, Portogallo, Turchia e Regno Unito. Lo studio ci accompagnerà in questo percorso, favorendo la proliferazione di politiche che aiutino a promuovere l’inclusione lavorativa.

Creare una visione di valori condivisi

Sono poi molteplici le soluzioni che le organizzazioni possono attuare per favorire diversità e inclusione all’interno di diversi settori. Siamo convinti che il cambiamento debba partire proprio dall’interno. Di conseguenza, negli ultimi anni ci siamo impegnati nel creare una visione di valori condivisi, una cultura aziendale solida e inclusiva che possa portare a un più alto benessere aziendale, allo sviluppo del talento di ciascun dipendente, a migliorare i risultati e idee innovative.

Diversity, Equality & Inclusion non sono solo unicamente delle tematiche su cui impostare delle conferenze, bensì devono essere considerate nell’ottica di un approccio alla gestione delle risorse umane finalizzato alla valorizzazione delle differenze di ciascun individuo e un vero e proprio modus vivendi dei collaboratori, capaci di vivere quotidianamente diversità e inclusione durante lo svolgimento del proprio lavoro. L’obiettivo finale deve e dovrà essere la totale assimilazione di un modo naturale di relazionarsi tra colleghe e colleghi. Per ottenere questo risultato occorre lavorare attivamente e promuovere la comprensione della multiculturalità aziendale, costruire un più forte senso di comunità, attuare nuove partnership e stabilire un network utile allo sviluppo di nuovi e potenziali talenti, incrementare le opportunità professionali del proprio staff. L’output finale ed evidente dovrà necessariamente essere una sorta di legame tra le persone, che si rifletta sulla società in cui l’azienda è immersa. Comprendere le opportunità di business che derivano dall’implementazione di una cultura aziendale diversificata e inclusiva è un obbligo per chiunque faccia parte del mondo del lavoro.

Garantire e valorizzare le differenze di genere, etnia, religione, salute e cultura dei propri dipendenti, per poi trasmettere questi valori all’esterno, significa contribuire alla costruzione di una società sempre più aperta, dove ogni essere umano possa sentirsi apprezzato, valorizzato e libero di esprimere, nella maniera più sincera, il proprio essere. Crediamo che i nostri collaboratori possano essere esempio di diversità e inclusione. Per questo motivo è stato inserito nella Direzione People & Culture un team che si occupa nello specifico di Diversity, Equality & Inclusion.

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Marilena Ferri

Marilena Ferri è People & Culture Director di ManpowerGroup Italia e Segretaria Generale di Fondazione Human Age Institute.

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