Stress

Soffro lo stress: vita da millennial

Sono recenti le celebrazioni della Giornata mondiale della salute mentale che nel 2021 ha sposato il tema “Salute mentale in un mondo ineguale”, soffermandosi sulla disparità di trattamento tra chi soffre di malattie mentali e chi di altre patologie. In linea con l’iniziativa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Global research identifier database (Grid), un database opensource che raccoglie organizzazioni attive in tutto il mondo nell’ambito dell’istruzione e della ricerca, ha diffuso i risultati della sua ricerca sulla diffusione di stress e ansia tra le diverse generazioni. È emerso che i Millennial sono i più colpiti dallo stress e dall’altra ansia rispetto a qualsiasi altra generazione. E non solo sul lavoro.

Per i nati e le nate tra gli inizi degli Anni 80 e la fine degli Anni 90, coloro che rientrano nella Generazione Y, l’ansia legata al lavoro deriva principalmente da pressioni legate al superlavoro e dall’incertezza per il proprio futuro: il 57% dei Millennial ne è affetto. Non si tratta solo di lavoro, però, perché in tre aree sulle quattro identificate dalla ricerca di Grid la Generazione Y è risultata più stressata di qualsiasi altro gruppo demografico.

Per quanto riguarda per esempio la vita privata, il 58% dei Millennial coinvolti nella ricerca vive il peso dello stress e il 57% è affetto anche da ansie legate alla gestione della sfera economica. Relativamente allo stress e all’ansia derivanti invece dalla pandemia di Covid-19, la Generazione Y è superata, di poco dalla Generazione X: ne è affetto il 50% della generazione che precede i Millennial, contro il 49% della Generazione Y.

Katharine Moxham, Portavoce di Grid, ha commentato così i dati emersi dalla ricerca: “A intuito i datori di lavoro in genere pensano che sia la generazione più anziana, la Generazione X, ad avere più responsabilità e più preoccupazioni, ma la nostra ricerca mostra il contrario. I gruppi di età più giovani tendono ad avere meno stabilità nelle loro vite e a sentire in maniera più marcata il peso della responsabilità”.

Torna a farsi sentire ancora una volta l’importanza di tutti gli strumenti che, limitandosi al solo ambito lavorativo, hanno il potere di incidere da questo punto di vista sul benessere delle persone. Tra questi, un controllo efficace del carico di lavoro, l’offerta di strumenti di supporto e formativi per svolgere le proprie mansioni, l’accesso a una forma di supporto psicologico ma anche, per esempio, servizi di orientamento finanziario e formazione sulla gestione del debito e sulla pianificazione del budget.

Fonte: HR News

Millennial, stress, Oms, ansia, Generazione y


Avatar

Erica Manniello

Laureata in Filosofia, Erica Manniello è giornalista professionista dal 2016, dopo aver svolto il praticantato giornalistico presso la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli. Ha lavorato come Responsabile Comunicazione e come giornalista freelance collaborando con testate come Internazionale, Redattore Sociale, Rockol, Grazia e Rolling Stone Italia, alternando l’interesse per la musica a quello per il sociale. Le fanno battere il cuore i lunghi viaggi in macchina, i concerti sotto palco, i quartieri dimenticati e la pizza con il gorgonzola.

Scarano

Malessere aziendale… ma quanto ci costi

/
Oltre 2.500 miliardi di dollari annui. Secondo l’Organizzazione mondiale della ...
Lavoro, tu mi stressi

Lavoro, tu mi stressi

/
Dinamiche dannose come la competizione interna e i carichi di ...
Benessere e sviluppo al centro della Settimana del lavoro 2024

Benessere e sviluppo al centro della Settimana del lavoro 2024

/
Come rendere il lavoro più inclusivo, equo e gratificante? Come ...

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
TEL: 02 91 43 44 00 - FAX: 02 91 43 44 24
EMAIL: redazione.pdm@este.it - P.I. 00729910158

© ESTE Srl - Via Cagliero, 23 - 20125 Milano