L’era del lavoro ibrido

Stiamo ancora sperimentando lo Smart working, ma è chiaro che sia ormai diventata la nuova modalità di lavoro che ci ha proiettato nell’era del lavoro ibrido. In futuro, neanche troppo lontano, alcuni giorni si resterà a casa – nel proprio studio o in qualsivoglia luogo – e altri ci si potrà recare in ufficio, con tutte le accortezze che la pandemia richiede. Come consentire, quindi, un ritorno al luogo di lavoro sicuro e produttivo?

Ricerche recenti mostrano che il 97% della forza lavoro desidera interventi per rendere protetti e sicuri gli uffici, come disporre di dispositivi elettronici utilizzabili anche con comandi vocali, assicurare il mantenimento delle distanze e, ovviamente, la pulizia costante degli uffici. Gli studi dimostrano che si può già offrire lavorativi migliori sfruttando le tecnologie intelligenti: condivisione di schermi wireless, segnaletica digitale per fornire indicazioni e avvisi e navigazione digitale dell’ufficio per individuare spazi disponibili e accessibili.

A supporto del lavoro ibrido, dobbiamo, dunque, avere la possibilità di poter lavorare da ogni dove. Si tratta, in sostanza, di costruire ‘ponti’ con l’ufficio per chi svolge le attività da remoto e porre le basi per l’ambiente di lavoro di prossima generazione in cui c’è una forte relazione tra ciò che si fa a casa e quanto si svolge nello spazio di lavoro aziendale.

In quest’ottica, Cisco supporta la forza lavoro moderna con soluzioni intelligenti per un ambiente lavorativo dai connotati futuristici. Dal proprio ufficio alle sale riunioni agli spazi di lavoro condivisi, display, sensori, comandi vocali, Intelligenza Artificiale (AI), Machine learning e automazione forniscono dati basati sull’esperienza reale, accelerando la trasformazione digitale. “Disponendo delle giuste tecnologie, sarà più semplice lavorare in modo efficiente”, ha confermato Jeetu Patel, SVP and GM, Security & Applications Cisco, parlando proprio di come si stia affermano l’ambiente di lavoro ibrido. In questo modo, i dipendenti svolgono il loro lavoro in completa sicurezza.

Il lavoro da remoto sicuro e flessibile

Ma come rendere sicuro anche lo Smart working? Il 98% della forza lavoro si aspetta che le riunioni coinvolgeranno i partecipanti da remoto: la nuova normalità del modo di lavorare, infatti, è un mix di dipendenti collegati dall’ufficio e da casa in ogni riunione. Ma utilizzando apparati di networking il tema – e il rischio – della violazione della privacy è preponderante. E da leader del settore, Cisco ha da sempre a cuore questi aspetti.

La soluzione Webex (di collaboration se ne parla qui) consente di avviare riunioni, chiamare, scambiare messaggi ed è realizzata seguendo i protocolli di sicurezza e di privacy: è utilizzata la crittografia zero-trust basata su standard rigidi con funzionalità di conformità estesa. Inoltre, si sta definendo il nuovo standard per la crittografia E2E e la sicurezza delle identità, che include dispositivi, registrazioni e trascrizioni con identità sicura a prova di spoofing. “Pensiamo che la privacy sia un diritto umano di base. Il nostro core value è quello della sicurezza e della compliance”, ha affermato Patel.

Tra le varie funzionalità, Webex offre soluzioni per prevenire la perdita di dati delle riunioni e gli strumenti Webex control hub consentono la risoluzione di problemi in tempo reale, analisi avanzate e criteri granulari che permettono di ottimizzare le risorse su larga scala. Dal 2 marzo 2021, inoltre, sono disponibili alcune innovazioni: sottotitoli ed elementi di rilievo, utili per chi non è madrelingua rispetto alla lingua della conferenza; traduzione in tempo reale nella lingua prescelta; infine, introduzione di comandi vocali per acquisire elementi di rilievo (per esempio è possibile interagire con la piattaforma dicendo semplicemente: “Ok, Webex, fai partire la riunione”).

Le soluzioni tecnologiche sono sempre più costruite per abbattere le barriere e riunire le persone affinché possano svolgere il lavoro nel migliore dei modi possibili, in qualunque parte del mondo si trovino. Ma la vera sfida è quella di utilizzare soluzioni avanzate di AI o Machine learning, rendendo, al contempo, la fruizione per le persone il più semplice possibile.

Quale sarà il futuro per Webex? Come ha rivelato Patel, sarà in 3D, per un’esperienza più immersiva e coinvolgente; si punta al miglioramento del layout durante le riunioni e l’esperienza dell’utente diverrà più flessibile. “Adesso, durante le videoconferenze, i box di ciascun fruitore sono della stessa dimensione; si potrebbe pensare di posizionare in rilievo chi parla e tutti gli altri come spettatori”, ha concluso Patel. Si prosegue nella direzione della realtà aumentata, ma resta un campo ancora in esplorazione.

Cisco, lavoro ibrido, Webex


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Federica Biffi

Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l'uguaglianza, l'inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web. Ha lavorato nell'ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.

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