L’esperienza in Smart working di Comau

Da febbraio 2020, l’azienda ha adottato il lavoro agile per quasi duemila persone dell’area engineering.

Con le restrizioni progressivamente imposte da tutti i Governi allo spostamento delle persone, a seguito della diffusione del covid-19, da febbraio 2020 – a partire dalla Cina e poi via via in tutti gli altri Paesi – Comau si è trovata nella situazione di organizzare lo Smart working per tutte le sue quasi 2mila risorse dell’area engineering (ingegneri che progettano impianti e sistemi per la produzione). Nel frattempo la sede in Cina, dopo un periodo di un mese di lavoro da casa di massa, ha optato per un sistema misto, con una parte delle risorse rientrate in ufficio e altre non ancora. A fine aprile 2020, le risorse Emea e del resto del mondo, da quasi due mesi continuavano, invece, a lavorare completamente dalle loro abitazioni. Per tenere monitorata questa esperienza, a distanza di sei settimane dall’inizio del lockdown, ai responsabili della gestione dei team dei progettisti Emea (150 persone) è stato somministrato un questionario indirizzato a capire come stessero affrontando questa sfida e quali fossero i loro suggerimenti per il futuro. Da una prima analisi delle risposte alla survey si possono desumere varie considerazioni.

Dagli aspetti tecnici alla gestione delle risorse

Innanzitutto, si è riscontrato che, nei primi giorni dell’emergenza, quando i gruppi si sono trovati nella situazione di dover iniziare a lavorare da casa, i responsabili dei team si sono innanzitutto preoccupati degli aspetti tecnici: disponibilità dei computer, stabilità della connessione, ecc. L’attenzione si è poi spostata sugli aspetti più tipici della gestione delle risorse: instaurazione di un rapporto costante con i propri team, organizzazione del lavoro, ma anche rassicurazione delle persone, data la circostanza oggettivamente difficile, attraverso la costante informazione di come l’azienda intendesse affrontarla. Per quanto riguarda le competenze, capacità di comunicazione e orientamento ai risultati sono le caratteristiche personali emerse come le più critiche, sia per il manager sia per il dipendente, in questa situazione.

Lavoro agile: una soluzione alternata

Nell’ambito della comunicazione e condivisione, dalle risposte si rileva che i responsabili dei team, per rimanere in contatto con i loro team, stabilire le priorità e controllare il lavoro svolto, anziché affidarsi a un solo canale e a una sola modalità, hanno usato un mix di comunicazione sincrona (videoconferenze, chiamate telefoniche, chat) e asincrona (email), in qualche caso sperimentando autonomamente metodologie innovative (scrum meeting). Infine, si è evidenziata una generale soddisfazione per la modalità di lavoro in Smart working e una richiesta di valutarla anche per il futuro, sotto forma di alternanza, più o meno volontaria, con la presenza in ufficio.

Smart working, Comau, questionario


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Alberto Rimoldi

Engineering Enhancement Director di Comau


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