L’industria come bottega creativa

La letteratura manageriale sulla produzione industriale si è a lungo concentrata sull’efficienza dei processi: approcci waterfall (il processo sequenziale) e Lean sono oramai consolidati, ma offrono una soluzione parziale alle esigenze dello sviluppo prodotto nello scenario attuale: è questo il pensiero di Claudio Saurin, Agile Hardware Evangelist e Digital Transformation Consultant. Nel suo ultimo libro dal titolo La fabbrica agile. Lo sviluppo di prodotto nella Quarta rivoluzione industriale (Ayros, 2022) sostiene che sia arrivato il momento di andare oltre i potenti strumenti digitali introdotti a supporto della progettazione – come i sistemi di disegno tridimensionale, quelli di calcolo e di simulazione e i gemelli digitali in genere – così da ripensare in modo radicale l’intero processo di sviluppo del prodotto, prendendo ispirazione da quello che sta avvenendo da qualche decennio nel mondo del software con l’Agile. “La fisicità dei prodotti abilitata dal software è la sfida da vincere per entrare definitivamente nella Quarta rivoluzione industriale”, è il pensiero di Saurin.

Opportunamente adattato allo sviluppo di prodotti fisici, per l’autore la metodologia Agile consente di dare una risposta organica alla complessità delle variabili in gioco, dai bisogni del cliente fino alla costruibilità e all’impatto ambientale, mettendo al centro le persone. I risultati di questo approccio sono descritti nelle pagine del testo tramite quattro casi aziendali italiani, che Saurin ritiene esemplificativi di come si possa realmente applicare con successo l’Agile. Questi esempi sono rappresentativi della piccola, media e grande impresa, e sono aziende che sviluppano prodotti per impiego industriale B2B e B2C.

“Ciò che mi entusiasma e mi incoraggia a proseguire nella promozione dell’approccio Agile è proprio constatare ogni giorno di più come sembri adattarsi molto bene alle piccole realtà italiane. E tutto questo non fa che confermare la mia recente percezione che si tratti di una modalità più che adatta a rendere sostenibile, ai giorni nostri e alle future generazioni, un lavoro artigiano ‘addizionato e aumentato’ grazie ai potentissimi strumenti tecnologici e digitali sempre più disponibili, uniti però a un approccio mentale e a una cultura del lavoro assolutamente rivoluzionari”, ha scritto Saurin nell’introduzione.

Il volume è stato scritto, quindi, pensando principalmente a imprenditori, responsabili tecnici, responsabili della Ricerca e Sviluppo, Project manager che desiderino ‘dare una scossa’ al processo di sviluppo dei loro prodotti con l’approccio Agile. “Questo orientamento permette la costruzione di un ambiente dove il rispetto reciproco e la cooperazione, che è ben più della semplice collaborazione fra le persone, permettono di abilitare un’effettiva auto-organizzazione, rendendo il proprio mondo del lavoro un luogo relazionale e valoriale, dove ogni giorno si sente la voglia di andare per poter progettare e ragionare con il proprio team”, conclude l’autore.

Quarta rivoluzione industriale, Claudio Saurin, La fabbrica agile


Elisa Marasca

Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.

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