L’innovazione è un lavoro con se stessi, con l’azienda e con il contesto

Il filosofo greco Socrate già nel IV secolo a.C. diceva: “Il segreto del cambiamento è focalizzare tutta la propria energia non nel combattere le cose vecchie, ma nel costruire le cose nuove”. Le sue parole sono più attuali che mai, soprattutto alla luce del cambiamento e degli stravolgimenti che abbiamo vissuto negli ultimi anni. E “costruire cose nuove” nel mondo contemporaneo è sinonimo di “innovazione”, parola che non sempre è facile da declinare in azienda.

La motivazione? “Il primo punto di partenza di ogni innovatore è imparare a guardarsi allo specchio. Sembra semplice, ma è una delle cose più difficili da fare, quando dalla teoria si passa alla pratica. Ci vogliono lucidità, coraggio, capacità di mettersi in gioco e pure ‘spietatezza’ verso se stessi. Lo specchio non mente”, spiega Angelo Luigi Marchetti nel suo libro I tre cerchi dell’innovazione. Persone, imprese e comunità (Edizioni ESTE, 2021).

Marchetti, Amministratore Delegato dell’azienda Marlegno, è al suo secondo libro: sempre con ESTE ha pubblicato anche L’imprenditore e il manager. Costruire una sintonia per far crescere le PMI, scritto a quattro mani con Tiberio Tesi, Presidente e Managing Director di SmartValue management consulting. L’imprenditore è un convinto sostenitore dell’innovazione come principale motore per creare valore, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Il nuovo libro si presenta infatti come un percorso che procede per cerchi concentrici: si tratta di tre circoli virtuosi che si rafforzano l’un l’altro e che costituiscono le tre parti del libro (io, noi, tutti: l’individuo, l’azienda e la comunità).

Tre parti che diventano un’unica strada di miglioramento

La prima parte del libro prende avvio dal singolo individuo perché per l’autore non esiste innovazione se non si inizia dal lavoro su se stessi: “Il punto di arrivo dell’autoanalisi è l’uscita della zona di comfort, la messa in discussione delle proprie abitudini e consuetudini, per provare a giocare la propria partita nel mondo là fuori, con la capacità di cogliere le occasioni (anche quelle inaspettate) e la consapevolezza, però, che l’innovazione non accade mai per caso, poiché necessita di tenacia, volontà e pianificazione”, scrive Marchetti.

Nella seconda parte si passa dal singolo alla vita d’impresa, vista come un gioco di squadra. Qui è raccontata una ‘lezione’ che l’imprenditore ha appreso confrontandosi con colleghi e amici, cioè che il vero innovatore è chi lascia innovare. “E l’impresa innovativa è un organismo che apprende continuamente, che evolve, che muta e si espande senza però perdere il proprio baricentro: la testa guarda avanti, i piedi restano ben piantati a terra”. Nella parte dedicata al mondo dell’impresa trovano spazio riflessioni concrete, domande nette, spunti di riflessione e suggerimenti pratici che l’autore ritiene molto utili.

La terza e ultima parte è il cerchio concentrico più vasto: quello del contesto, della comunità in cui ogni azienda è inserita e dell’ecosistema in cui si trova a vivere. “Perché un contesto aperto e innovativo è una condizione imprescindibile per la vita di un’impresa che vuole evolvere continuamente”, è il pensiero di Marchetti. La conclusione del libro è incentrata su quella che per l’imprenditore è la più grande sfida del nostro presente, cioè la sostenibilità ambientale. “Credo che questo tema sia strettamente collegato a quello dell’innovazione, perché ‘sostenibilità’ non significa tornare indietro, bensì cambiare rotta, guardando avanti in maniera meno miope di quanto abbiamo fatto finora”.

Angelo Luigi Marchetti, innovazione, este, I tre cerchi dell’innovazione


Elisa Marasca

Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.

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