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L’Intelligenza Artificiale accelera la digitalizzazione della fabbrica

L’Intelligenza Artificiale (AI) è oggi realtà in molte imprese. Non solo per aumentare la produttività, ma anche per velocizzare i processi e migliorare le relazioni con fornitori, dipendenti e clienti. Ma quali soluzioni di AI hanno già adottato le imprese italiane? E in quali settori le nuove tecnologie avranno il maggior impatto?

Abbiamo intervistato manager e responsabili appartenenti a settori diversi (Manufacturing e Servizi, Food e Finance, Pubblica amministrazione e Logistica) per conoscere il loro approccio al mondo dell’AI. La quasi totalità delle aziende intervistate considera l’AI una leva preziosa per accelerare il processo di digitalizzazione.

Le imprese hanno aperto le loro porte a soluzioni che sfruttano tecnologie intelligenti, sia attraverso la creazione e lo sviluppo in-house (52,3%) sia mediante l’acquisto presso terzi (47,7%). In questo secondo caso, prevale la scelta a favore di soluzioni customizzate in cloud (28,4%) rispetto a quanti optano per l’installazione del prodotto sui propri server (19,3%).

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In base al settore di appartenenza e all’utilità che l’azienda si aspetta di ricevere dall’investimento programmato, diversi sono gli ambiti di sperimentazione e applicazione. Se la maggioranza ritiene che il più alto impatto derivante dall’uso delle nuove tecnologie si concentrerà nell’ambito della Produzione (56%), l’AI è considerata un importante fattore di cambiamento anche per le aree Progettazione (36,7%) e Customer care (34,9%). I manager intervistati si aspettano minori effetti su Marketing (28,4%) e Logistica (23,9%) e stimano una ancora più bassa influenza su Risorse Umane (15,6%) e Finance (8,3%).

L’AI non sostituirà dipendenti e collaboratori in tutte le mansioni, ma sarà in grado di semplificare molte delle loro attività. Oltre a semplificare la vita dei lavoratori, le macchine intelligenti cambierà anche l’esperienza dei clienti: previsioni attendibili dei bisogni, gestione rapida degli ordini, chatbot che rispondono in tempo reale. L’AI promette di instaurare nuove forme di dialogo tra azienda e consumatori, così come tra Pubblica amministrazione (Pa) e utenti. Ne è convinto il 95% degli intervistati.

Manager e lavoratori saranno, dunque, chiamati a sviluppare nuove competenze per stare al passo con l’innovazione tecnologica e guidare il cambiamento. Secondo i partecipanti all’inchiesta, per gestire l’AI occorreranno agilità di pensiero e visione strategica, ma anche conoscenza dei processi e competenze in ambito Digital.

Intelligenza artificiale, Inchiesta AI, nuove tecnologie produzione


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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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