IoT

Saep abilita l’Internet of Things nelle PMI

Nell’Information Technology (IT) le aziende si stanno evolvendo verso paradigmi sempre più digitali e interconnessi. Ecco perché la tecnologia riveste un ruolo centrale nelle strategie delle aziende, che devono garantire la crescita del business conciliando innovazione e resilienza. In questa direzione va la filosofia del Gruppo Saep, specializzato da oltre 40 anni nell’implementazione e sviluppo di software gestionali per le aziende, che ha ideato la soluzione Ep4IoT, un framework cloud based abilitante per l’Internet of Things (IoT), flessibile, scalabile e potenzialmente applicabile in qualunque settore e per qualsiasi esigenza organizzativa.

Giuseppe Caspani, CEO di Saep ICT Engineering, la divisione del gruppo che si occupa di consulenza e sviluppo software web, mobile e IoT, attiva dal 2009, spiega: “La soluzione copre uno spettro di funzionalità ampio, come librerie installabili su dispositivi elettronici, protocolli che interagiscono con sistemi cloud dove avviene la lavorazione dei dati, terminali applicativi per la gestione della flotta, interazione con l’utente finale”. Ep4IoT è composto da una serie di caratteristiche che rendono realizzabili progetti IoT, quindi che interagiscono con dispositivi sul campo (come nell’ambito dell’automazione).

La soluzione fa uso di una gestione di flussi di dati chiamati “warm”: “Si tratta di informazioni veloci, che si traducono in una sorta di gemello digitale dei sistemi, con informazioni circa le temperature, le pressioni, gli stati di funzionamento, nell’ottica di mantenere un monitoraggio costante”, continua Caspani. Il software gestisce anche flussi “cold”, vale a dire, come spiega Caspani, “raccogliendo e storicizzando alcune grandezze a fini statistici e analitici successivi, per detenere uno storico più o meno profondo utile per previsioni future”.

A seconda del contesto in cui è integrata, ci sono diverse modalità operative con cui si può costruire una soluzione a partire da questa piattaforma; si tratta dunque di un ‘semilavorato’ che permette di realizzare progetti più ampi. “Tutte queste interazioni sono messe a disposizione dell’operatore umano, che può essere, per esempio, l’amministratore del sistema – cioè un potenziale cliente che deve interagire con la flotta, interrogare gli stati di funzionamento, ricevere una notifica quando si presenta un allarme – oppure dell’utente finale, come l’operatore sul campo che deve fare manutenzione”, chiarisce Caspani.

La soluzione permette di interagire in diverse forme e per differenti necessità nei progetti IoT; consente l’interoperabilità su diversi protocolli di comunicazione e predispone l’integrazione con sistemi di Business Intelligence e di Analytics. “Ep4IoT si collega agli oggetti sul campo, permettendo di raccogliere e trasmettere i dati verso un sistema centrale sfruttando i protocolli di comunicazione specializzati. L’informazione transita dall’oggetto all’infrastruttura attraverso delle pipeline per l’immagazzinamento; oltretutto possono essere conservati in database differenti, sia di tipo relazionale – quello tradizionale – sia NoSQL – realizzati per modelli di dati specifici con schemi flessibili per creare applicazioni moderne – o per serie temporali, ossia dati ordinati nel tempo”, specifica Caspani. Non si impone un solo sistema di memorizzazione, ma si ha la possibilità di scegliere se un certo flusso si adatta meglio a un database tradizionale o di altro tipo.

Un sistema aperto, flessibile e personalizzabile

La soluzione è adatta alle imprese che sviluppano dispositivi già IoT o eleggibili per essere resi smart. Infatti, Saep si rivolge alle Piccole e medie imprese (PMI) italiane, in particolare del settore manifatturiero: “Di solito chi ha questa produzione non ha in casa competenze tecnologiche di Information Communication Technology (ICT) per riuscire nel breve e con poco sforzo a realizzare un progetto che renda gli oggetti intelligenti; proprio per questo, abbiamo facility che aiutano a rendere gli oggetti collegabili, ma soprattutto si occupano delle fasi successive, tramite l’utilizzo di protocolli specifici per la coniazione con le macchine, con il trattamento dei dati e con diversi paradigmi di interazione”, dice Caspani.

Il sistema è aperto e pensato per essere calato sulle esigenze del cliente. “Ci siamo resi conto che soprattutto per le PMI italiane serve avere un grado di declinazione e personalizzazione del sistema per agire sul campo. È una sorta di semilavorato con una serie di best practice già pronte all’uso, che coprono i percorsi classici dell’IoT”, spiega il CEO di Saep ICT Engineering. I vantaggi si traducono nell’avere una soluzione che per una parte importante è pronta all’uso, (come rivela Caspani: “Copre circa il 60% delle necessità di base di un progetto IoT”) e accelera la convergenza delle PMI nell’innovazione.

Un altro aspetto è quello della flessibilità e della personalizzazione: “Non si può normare qualsiasi situazione, altrimenti si dovrebbero forzare i comportamenti; molte imprese hanno peculiarità che devono essere valorizzate, anche per non perdere il vantaggio competitivo e incentivare i progetti di transizione tecnologica”, è il pensiero di Caspani. Con una soluzione che permette un buon livello di adattabilità si riesce a offrire un servizio che consente in breve tempo di portare sul mercato soluzioni innovative che permettono di orientarsi nel cambio del modello di business. Come spiega il CEO: “I progetti abilitano business model legati alla vendita di servizi, che comprendono, per esempio, il monitoraggio o l’assistenza remota; si aprono così nuovi scenari, in cui l’oggetto è dato in noleggio e gestito da parte dell’azienda”.

La soluzione, dice Caspani, è general purpose: offre opportunità a seconda delle necessità e in linea con la trasformazione digitale: “Propone per esempio sistemi di data visualization, alcuni incorporabili in soluzioni terze per farne un utilizzo strutturato. Non offriamo pertanto solo il nostro modo di visualizzare, ma può leggere anche data lake da altri sistemi”. Del resto, la soluzione di Saep è stata selezionata come vincitrice del bando per l’innovazione Tech Fast del 2021, promosso dalla Regione Lombardia, che premiava progettualità nell’ambito dell’innovazione tecnologica legata all’Industria 4.0 e all’IoT: “Oltre a questo, in particolare erano richiesti requisiti relativi alla replicabilità, cioè che potessero costituire un modello su cui fare affidamento per proporlo ad altre realtà”.

Internet of Things, tecnologia, Data visualization, Gruppo SAEP, SAEP ICT Engineering


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Federica Biffi

Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l'uguaglianza, l'inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web. Ha lavorato nell'ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.

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