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Tecnologie e inclusione: come cambia l’eLearning

Gli Anni 20 saranno anni di grande cambiamento, anche nell’apprendimento. Nuovi metodi didattici, nuove tecnologie, nuovi modelli educativi. Ora che l’innovazione sta contaminando tutte le tradizionali attività formative, occorre farsi trovare pronti e anticipare il futuro. È quello che intende fare l’edizione 2020 di Exploring eLearning, l’evento nazionale dedicato all’eLearning per le imprese organizzato da Skilla con il coinvolgimento di 20 cattedre universitarie e 50 academy aziendali.

In programma il 17 e 18 giugno 2020 all’Abbazia Mirasole, antico monastero immerso nel verde alle porte di Milano, l’appuntamento è rivolto a progettisti, responsabili HR, formazione e sviluppo per coinvolgerli sui trend del digital learning e sulle trasformazioni in atto nei modelli di formazione aziendale.

La quarta edizione si focalizza su quattro temi chiave: il futuro dell’apprendimento, per conoscere tecnologie e metodi nuovi; connecting mind, per sperimentare le connessioni tra mondi diversi; apprendimento e inclusione, per fare della formazione un atto di responsabilità sociale; start elearning, per imparare passo dopo passo ad avviare l’elearning in azienda.

“Non possiamo prevedere cosa accadrà tra 10 anni, perché le combinazioni e le scoperte sono continue e avanzano a una velocità mai vista prima”, ammette Franco Amicucci, Founder e CEO Skilla – Amicucci Formazione. “Di certo le persone vivranno in ecosistemi di grandi opportunità dove potranno apprendere conoscenza, informazioni e sapere da altre persone in ogni parte del mondo, direttamente o con modalità virtuali. Ognuno avrà la possibilità di contaminarsi e di apprendere continuamente”.

Le tecnologie dell’apprendimento stanno diventando sempre più pervasive nelle scuole e nelle università come nelle grandi aziende. L’Intelligenza Artificiale consentirà di personalizzare l’apprendimento secondo stili e bisogni personali, le certificazioni saranno sempre più digitali grazie all’avvento della Blockchain, le persone impareranno online e l’apprendimento si servirà di nuovi canali e strumenti per diventare permanente. Soprattutto, si rivolgerà al mondo del sociale, per capire cosa può apprendere dall’esperienza del Terzo settore e come può trasformare la formazione in un’occasione di sensibilizzazione.

L’esperienza di Fondazione Telethon

“L’apprendimento è un atto di responsabilità sociale”, recita il programma di Exploring eLearning. Per questo, per presentare a Roma l’appuntamento di giugno 2020 Skilla ha scelto la Fondazione Telethon, esempio concreto di come si possano creare preziose contaminazioni tra programmi formativi e progetti di interesse sociale. “Ci siamo chiesti come potessimo scambiare esperienze proficue con il mondo del profit, andando oltre i tradizionali percorsi di welfare interni all’azienda. Abbiamo cercato di cambiare paradigma e ideare un format nuovo”, racconta Daniele Eleodori, Head of Human Resources & Organization di Telethon.

Il progetto di formazione messo in campo in sinergia con Enel ha previsto un format di aula integrato con un’esperienza pratica presso gli uffici e gli istituti di ricerca della Fondazione. I 40 dipendenti Enel coinvolti nell’iniziativa hanno avuto la possibilità di affiancare alle riflessioni su leadership e capacità comportamentale una giornata in compagnia dei ricercatori Telethon, per far sì che le nozioni apprese trovassero una realtà concreta in cui specchiarsi.

La contaminazione tra mondo aziendale e mondo sociale passa da momenti di vita formativa”, spiega Eleodori. “Abbiamo riscontrato un engagement importante tra i dipendenti rispetto alle tematiche care a Fondazione Telethon. Fuori dall’aula, sono nate proposte progettuali che ancora vanno avanti”.

Academy e posterlab per “imparare ad apprendere” 

La connessione tra mondi diversi genera spesso soluzioni inaspettate. Lo sa bene il team di Skilla, che ha coinvolto 30 eccellenze italiane della formazione aziendale per riflettere su casi di successo e punti di criticità. Si è pensato anche a un percorso dedicato all’inclusione, con l’obiettivo di dar vita a una formazione che favorisca pratiche di apertura, tuteli la diversità e diventi accessibile a tutti grazie all’innovazione tecnologica.

I posterlab in programma a Milano – video infografiche accompagnate dalla presentazione di casi specifici – tratteranno, tra gli altri, i temi della leadership inclusiva, della valorizzazione delle differenze, della resilienza e dell’educazione all’autostima. Tutte le declinazioni della formazione come responsabilità sociale.

“In futuro la possibilità di apprendere per contaminazioni sarà una grande opportunità, ma solo se acquisiremo le competenze necessarie per farlo in un contesto digitale. La competenza centrale sarà quella di ‘apprendere ad apprendere’, per imparare continuamente dalle esperienze e dai nuovi contesti digitali”, spiega Amicucci. “Il formatore del futuro non sarà chi ha la conoscenza, perché questa sarà disponibile ovunque, ma sarà un learning coach, una persona che aiuta le altre a orientarsi tra i diversi stimoli, a sapere unire i puntini, a dare senso e valore all’enorme biblioteca ipertesto presente nella Rete”.

eLearning, formazione 4.0, metodologie di apprendimento, Skilla, Fondazione Telethon


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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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