etica

Assoetica si aggiorna per affrontare le sfide del futuro

Secondo Aristotele l’etica è quella scienza che studia il fine ultimo dell’agire umano (la felicità, l’unico bene tale per se stesso) e i modi per conseguirlo. A distanza di quasi 2.500 anni l’essere umano è ancora alla ricerca della felicità, che, addirittura, secondo la Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America è un diritto (come tale è comunemente percepita oggi). Quello su cui siamo meno concordi è il modo per raggiungerla. Non tutti i mezzi, infatti, sono giustificati dal fine: compito dell’etica è indagare sulla liceità di essi, esprimendo giudizi di valore che sappiano indirizzare il pensiero e l’agire dell’uomo.

Il progresso scientifico e, ancor più, l’avvento delle Intelligenze Artificiali hanno reso indispensabile accompagnare con la riflessione l’avanzare delle conoscenze che l’uomo ha sul mondo: dal lavoro, alla comunicazione, alla medicina, nessun campo può essere esentato da una riflessione sui mezzi e sugli scopi.

Questo è il motivo per cui nel 2002 è nata Assoetica. Un focus sul mondo del lavoro, con un particolare coinvolgimento delle figure apicali, un altro sulla formazione: Francesco Varanini, consulente e formatore di lunga esperienza, oltre che Direttore della rivista Persone&Conoscenze, magazine dedicato alla Direzione HR edito dalla casa editrice ESTE, editore anche del nostro quotidiano, ha aderito sin da subito (ne è il Presidente), per riflettere, in particolare, sull’atteggiamento condiviso da docenti e discenti, legato all’impegno personale e alla responsabilità, quella sociale e individuale.

L’etica è una proprietà distintiva dell’essere umano

La necessità di adeguare lo statuto alla normativa del Terzo settore ha dato il via a un’ulteriore riflessione sugli scopi e la funzione di Assoetica, che, in un ventennio –il tempo trascorso dalla sua fondazione– ha visto succedersi cambiamenti epocali, fino alla nuova fondazione di maggio 2021 con il nuovo atto costitutivo dell’associazione di promozione sociale. All’ente aderiscono manager, sindacalisti, insegnanti e persone che, nei rispettivi campi di intervento, hanno la capacità e l’occasione di proporre riflessioni profonde sul senso dell’agire umano. Tutti prestano volontariamente il proprio contributo, in termini di responsabilità personale.

“Gli aderenti ritengono l’etica (e, implicitamente, la morale), così come la responsabilità, atteggiamenti distintivi ed esclusivi dell’essere umano: può sembrare ovvio, ma non lo è, nel momento in cui ci sono esseri umani che fanno i tecnici e progettano macchine, nella speranza che possano replicare atteggiamenti morali”, osserva Varanini.

Il riferimento è a Judea Pearl, autore di The book of why. The new science of cause and effect, edito da Basic Books nel 2018, in cui si legge: “Una volta che avremo costruito un robot morale, molte visioni apocalittiche inizieranno a recedere nell’irrilevanza. Non c’è motivo di astenersi dal costruire macchine che siano in grado di distinguere il bene dal male meglio di noi, meglio in grado di resistere alla tentazione, meglio in grado di assegnare colpe e meriti. A questo punto, come i giocatori di scacchi e di Go, gioco da tavolo di origine cinese, potremmo anche iniziare a imparare dalla nostra stessa creazione. Saremo in grado dipendere dalle nostre macchine per un senso di giustizia lucido e causalmente sano. Saremo in grado di imparare come funziona il nostro software di libero arbitrio e come riesce a nasconderci i suoi segreti. Una tale macchina pensante sarebbe una meravigliosa compagna per la nostra specie e si qualificherebbe veramente come il primo e miglior regalo dell’Intelligenza Artificiale all’umanità”.

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di settembre 2021 di Persone&Conoscenze.
Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

tecnologie, etica, progresso scientifico, agire umano


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Chiara Pazzaglia

Bolognese, giornalista dal 2012, Chiara Pazzaglia ha sempre fatto della scrittura un mestiere. Laureata in Filosofia con il massimo dei voti all’Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna, Baccelliera presso l’Università San Tommaso D’Aquino di Roma, ha all’attivo numerosi master e corsi di specializzazione, tra cui quello in Fundraising conseguito a Forlì e quello in Leadership femminile al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum. Corrispondente per Bologna del quotidiano Avvenire, ricopre il ruolo di addetta stampa presso le Acli provinciali di Bologna, ente di Terzo Settore in cui riveste anche incarichi associativi. Ha pubblicato due libri per la casa editrice Franco Angeli, sul tema delle migrazioni e della sociologia del lavoro. Collabora con diverse testate nazionali, per cui si occupa specialmente di economia, di welfare, di lavoro e di politica.

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