Città più sostenibili con l’AI di quartiere

L’AI può dare a ogni cittadino l’opportunità di immaginare una nuova visione della città.

L’Intelligenza Artificiale (AI) fa ormai parte della nostra quotidianità. Ma può essere veramente utile alla comunità e al territorio? Sì, come dimostra l’Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source (IAQOS), un progetto che si nutre di relazioni con il contesto urbano entrando in dialogo con i cittadini. IAQOS, nata a Roma due anni fa nel quartiere di Tor Pignattara, in ogni città in cui arriva assume forme diverse: a settembre 2020 è arrivata ad Ancona sotto forma di macchinina telecomandata con le sembianze di una cometa, realizzata dall’artista Hannes Egger.

“Usare l’AI può essere un modo per avvicinarsi al territorio e confrontarsi su determinate problematiche in maniera diversa, più efficace”, spiega Cristiana Rubbio, Responsabile Comunicazione di Sineglossa, impresa culturale che applica i processi dell’arte e gli strumenti della ricerca scientifica alle organizzazioni, sia aziendali che cittadine, e che ha ideato IAQOS. “Proponiamo l’arte come punto di mediazione tra la tecnologia e la comunità: è questo il ruolo degli artisti che coinvolgiamo nei progetti”.

Dai suggerimenti dei cittadini al quotidiano del futuro

La ‘cometa’, dopo il suo arrivo e alcuni giorni di performance dell’artista, ha mantenuto una sede fissa nel centro della città, da dove ha attirato i passanti per farli avvicinare alla postazione di IAQOS. Una volta raggiunta la postazione, tramite un QR code che si può fotografare con lo smartphone, si apre una pagina online dove i partecipanti sono invitati a giocare e a immaginare la loro città del futuro, esprimendo un desiderio. La cometa raccoglie i suggerimenti dei cittadini, li elabora e ogni giorno stampa la prima pagina di un visionario quotidiano del futuro, chiamato in questo caso Ancona Centripeta.

La raccolta dei dati è stata progettata secondo il concetto di privacy by design: soffermandosi sulla versione online, l’utente prima sceglie il proprio avatar stereotipato (per esempio “Rita, grafica freelance”), poi seleziona l’oggetto del proprio sogno (es. mercati, porto, palestre ecc.) e scrive le sue considerazioni. A questo punto, l’utente può decidere se lasciare il proprio nome o un alias per firmare l’articolo che poi verrà stampato, ma nessun dato è richiesto obbligatoriamente.

“In un anno in cui gli scenari per il futuro sono cambiati in maniera imprevista e imprevedibile, rendendo ancor più necessario un ripensamento degli spazi urbani, IAQOS è uno dei primi esperimenti nazionali ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale – una tecnologia che siamo solitamente abituati a pensare appannaggio delle grandi multinazionali del web come Amazon o Facebook – come opportunità  per ogni cittadino di immaginare una nuova visione della città , condividendo dati in maniera trasparente”, afferma Federico Bomba, Presidente e direttore artistico di Sineglossa.

IAQOS integra tecnologie differenti che utilizzano l’AI anche per analizzare le espressioni umane (come la gestualità, il parlato, il testo) e le relazioni tra le persone, per comprendere l’occorrenza di fenomeni ricorrenti e il loro significato. Ci si rifà alle tecnologie che sono tipiche dell’Affective Computing, cioè la computer vision, l’interazione gestuale, l’analisi del linguaggio naturale. Qui l’AI viene impiegata per trasformare dati non strutturati (il parlato, le immagini) in dati strutturati (per esempio classificando gli argomenti di cui parlano le persone, o per riconoscere un gesto).

Intelligenza artificiale, IAQOS, Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source, Sineglossa


Elisa Marasca

Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, ha lavorato anche come addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.

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