Dal lavoro da casa al lavoro da ogni luogo

Nonostante le più varie traduzioni – smart, home, remote – durante il lockdown l’unico punto fermo del lavoro a distanza era proprio il luogo di attività. Work from home lo avevano ribattezzato, non a caso, gli anglosassoni. Adesso che, venute meno le più rigide restrizioni di contrasto alla pandemia, non siamo più costretti a casa, è cambiata anche la parola d’ordine: work from anywhere”, ovvero lavorare da qualsiasi luogo.

È il modello scelto da Spotify, l’ultima tra le grandi tech company in ordine di tempo ad aver sposato un paradigma flessibile anche nell’era post Covid. La compagnia di streaming musicale ha annunciato la volontà di consentire a tutti i suoi dipendenti di scegliere se tornare in ufficio a tempo pieno, continuare a lavorare da casa oppure optare per una combinazione dei due modelli.

La società punta a introdurre anche maggiore flessibilità sui luoghi di lavoro: gli impiegati potranno scegliere lo Stato e la città in cui desiderano lavorare. A coloro che preferiscono svolgere l’attività da remoto, ma vogliono continuare ad avere una postazione ad hoc per gli impegni lavorativi, Spotify offrirà abbonamenti a spazi di coworking.

“Come parte dello sforzo in cui siamo impegnati per la creazione di un dynamic workplace, stiamo rivalutando i nostri uffici nel mondo per aumentare la sostenibilità, la flessibilità e il wellbeing, in modo da assicurare a tutti i nostri dipendenti la possibilità di lavorare in modo confortevole ed efficiente, indipendentemente dalla capacità o dalla situazione”, si legge sul blog della compagnia. “L’obiettivo finale del nostro nuovo approccio al design è assicurare che i dipendenti abbiano un posto in cui potersi concentrare, collaborare e creare, sia esso una scrivania, una sala riunioni o una sala caffè”.

Negli ultimi mesi è cresciuto il numero delle grandi aziende che, dopo le esperienze di lockdown, hanno preso in considerazione il lavoro da remoto come opzione permanente. Salesforce ha già detto di aver lasciato libertà di scelta ai dipendenti circa il ritorno in ufficio, aggiungendo di considerare ormai superata la giornata di lavoro tipo, il cosiddetto 9-to-5 workday. Già da qualche tempo Twitter e Square hanno introdotto il lavoro a distanza permanente, mentre Microsoft ha garantito maggiore flessibilità nelle modalità organizzative a tutti i dipendenti.

Fonte: CNBC

Del tema si parlerà anche sul numero di Marzo 2021 di Persone&Conoscenze.
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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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