Figli o lavoro? Questo è il dilemma

Quasi la metà dei genitori che lavorano ha considerato seriamente di abbandonare il proprio lavoro nell’ultimo anno. Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista People Management – un punto di riferimento dell’HR nel Regno Unito – la percentuale di genitori che si è dimessa o sta considerando di farlo è al 46%. Per il 40% di essi la sfida principale riguarda il bilanciare lavoro e famiglia, con una maggiore propensione tra i giovani (età 25-34) e le madri.

Un dato confermato anche in Italia, dove, stando a quanto riporta l’Ispettorato del Lavoro, sono state convalidate ben 61.391 dimissioni di padri e madri nel 2022 (con un aumento del 17,1% rispetto all’anno precedente). La maggior parte di queste sono state rassegnate entro i primi tre anni dalla nascita dei propri figli e perlopiù da giovani di età compresa tra i 29 e i 44 anni (79,4%) e donne (72,8%), attribuendo la causa a una sempre più accentuata difficoltà nel conciliare lavoro e vita privata (63%). Inoltre, a lasciare il lavoro sono in prevalenza lavoratori in attesa del primo figlio o che hanno un solo figlio.

“I dati sottolineano l’importanza di affrontare in modo efficace le sfide legate alla genitorialità sul luogo di lavoro, promuovendo politiche e culture aziendali più inclusive e favorevoli alla famiglia. È per questo che abbiamo deciso di creare uno sportello dedicato alla genitorialità per le persone di Zeta Service e per i dipendenti delle nostre aziende clienti. Si chiama Help desk Genitorialità e intende supportare i genitori dando loro risposte sugli aspetti burocratici, che, come abbiamo rilevato, creano non pochi problemi”, ha commentato Debora Moretti, Co-CEO di Zeta Service, azienda italiana specializzata nei servizi HR e payroll.

Lo sportello aziendale dedicato ai genitori

Il sondaggio Maternità, burocrazia e tempi realizzato da Zeta Service rivela che molte donne hanno difficoltà a navigare negli step burocratici. In particolare, 9 donne su 10 avrebbero voluto ricevere più informazioni sia dalle istituzioni sia dalle aziende. La creazione dell’Help desk Genitorialità è una risposta diretta a queste esigenze. “Quando stavo per diventare mamma, mi sono resa conto, sia in prima persona, sia per il confronto con altre mamme e altri papà, che la burocrazia relativa alla genitorialità era davvero un labirinto da cui era difficile uscire con risposte sicure. Da qui l’idea del Desk, nato inizialmente come supporto per le persone di Zeta Service e poi esteso ai e alle dipendenti delle aziende clienti, prevedendo un periodo di prova per incentivarne l’utilizzo”, ha specificato Moretti. In concreto, l’iniziativa offre risposte e supporto rispetto alle risorse statali e bilaterali, facilitando la navigazione attraverso richieste di bonus, documentazione e congedi.

Flessibilità e vicinanza emergono come parole chiave per supportare i lavoratori genitori. In un contesto in cui solo il 12,2% degli occupati lavora da remoto in Italia, l’adozione di politiche di supporto alla genitorialità è fondamentale per migliorare il work-life balance e il benessere complessivo dei dipendenti. Zeta Service promuove la flessibilità attraverso iniziative come lo Smart working durante la gravidanza e il congedo di paternità esteso. Queste scelte, secondo Moretti, migliorano l’esperienza dei collaboratori, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

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Martina Midolo

Martina Midolo

Classe 1996, Martina Midolo è giornalista pubblicista e si occupa di social media. Scrive di cronaca locale e, con ESTE, ha potuto approfondire il mondo della cultura d'impresa: nel raccontare di business, welfare e tecnologie punta a far emergere l’aspetto umano e culturale del lavoro.

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