Il lavoro in pandemia si trova con Stem e problem solving

Il 2020 è stato un anno di svolta per il mondo del lavoro. La spinta al digitale delle aziende, giunta con lo Smart working forzato a cui molte si sono dovute adattare, si è riflessa anche sulle ricerche di personale per assunzioni di giovani laureati.

Tutored, startup nata nel 2014 che si propone come punto d’incontro digitale di studenti e neolaureati con le aziende, ha analizzato le caratteristiche di quello che ha definito come il “candidato perfetto” del 2020, lanciando la prima edizione dell’Osservatorio nazionale annuale sul recruitment online di giovani neolaureati in Italia. La ricerca si è basata sui dati delle quasi 90mila candidature generate dall’interazione degli studenti iscritti alla piattaforma (oltre 500mila) con le 50 imprese (aziende di grandi dimensioni e multinazionali) ospitate.

Da diversi anni si parla della carenza di giovani laureati in discipline come Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica (Stem). E l’esigenza di queste figure, in periodo Covid, è emersa in modo importante. Quasi il 50% delle inserzioni, nel 2020, era infatti rivolta a laureati nelle materie scientifiche: più nello specifico, a ingegneri (38,9%) e a laureati in Matematica, Fisica e Statistica (10,2%). Circa un terzo delle ricerche (31,2%) ha invece visto protagonisti i laureati in Economia e meno dell’8% i laureati in discipline umanistiche. Sotto la soglia del 5% invece le richieste per chi ha frequentato Scienze Politiche (4,7%) e Giurisprudenza (3,1%).

L’indirizzo di studi richiesto rispecchia in parte anche i settori aziendali di riferimento: un terzo delle posizioni aperte riguardavano le funzioni di Informatica, Tecnologia e Ricerca e Sviluppo. Un altro 30% delle ricerche, invece, era ripartito equamente fra i dipartimenti Commerciale, Vendite e Pubbliche Relazioni; Comunicazione e Marketing e Consulenza.

Apprezzati percorso di studi rapido e capacità risolutive

I curriculum ritenuti maggiormente interessanti hanno in comune l’aver conseguito il titolo di studi nei tempi previsti (tre anni e cinque mesi per la triennale, due anni e mezzo per la magistrale e cinque anni e tre mesi per la laurea a ciclo unico) e un voto di laurea fra il 100 e il 107. Andando ad analizzare le soft skill, invece, è stata identificata la capacità di lavorare in team come fondamentale nel 70% dei settori oggetto d’indagine, seguito da quelle comunicative e relazionali (queste ultime salgono però in cima alla classifica nel Legal). Osservando esclusivamente le candidature che hanno passato la selezione preliminare, invece, le soft skill più ricercate sono problem solving, teamworking e abilità organizzative.

Una competenza sicuramente utile è la conoscenza di una lingua straniera. La ricerca ha analizzato le lingue più parlate dai neolaureati che hanno mandato candidature. Il risultato emerso è che l’inglese rimane la lingua più parlata (54%), davanti a spagnolo (17%) e francese, conosciuto dal 16% dei candidati, ma a un livello più basso (A2 contro il B1 di inglese e spagnolo). E gli studenti con competenze linguistiche più forti – dopo quelli di Lingue, Intepretariato e Traduzione – sono i laureati in Scienze Politiche, con una media di quasi due lingue a testa. Chiudono invece la classifica i laureati in Scienze.

È difficile conoscere l’esatta direzione che prenderà il futuro mercato del lavoro, anche se i dati emersi nella ricerca denotano un’impronta sempre più tecnico-scientifica. Ciò che è essenziale, come ha commentato Gabriele Giugliano, Co-Founder e CEO di Tutored, è che “oggi più che mai, le aziende hanno bisogno di strutturare percorsi che permettano di svolgere l’attività di recruitment e di onboarding in modalità digitale”. Perché qualunque lavoro ci sarà in futuro non potrà prescindere dalle nuove tecnologie.

competenze, recruitment, Tutored, giovani laureati


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Francesca Albergo

Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione – percorso del teatro e dello spettacolo – Francesca Albergo ha successivamente conseguito un master in Professioni e Prodotti per l’Editoria. Dopo un’esperienza di cinque anni nelle Risorse Umane – durante i quali non ha mai abbandonato lettura e stesura di testi – la passione per le parole, la scrittura e (soprattutto) la grammatica l’ha portata a riprendere la sua strada, imparando a ‘vivere per lavorare’, come le consigliò un professore al liceo. Amante della carta e del ‘profumo dei libri’ si è adattata alla frontiera digital dell’Editoria, sviluppando anche competenze nella gestione di CMS. Attualmente collabora in qualità di editor e redattrice con case editrici e portali web. Nella sua borsa non mancano mai un buon libro, una penna (rigorosamente rossa) e un blocco per gli appunti, perché quando un’idea arriva bisogna esser pronti ad accoglierla.

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