uffici intelligenti

Uffici intelligenti, per Cisco il futuro del lavoro è ibrido

Dinamicità e fluidità caratterizzano il mondo del lavoro di oggi, accompagnati da una ricerca di flessibilità e un approccio incentrato sulla persona (definito “people first”); per questo motivo, il modello ibrido è destinato a restare una costante per i prossimi decenni, coniugando attività in presenza con quelle a distanza. Così le aziende stanno ripensando i processi per permettere ai collaboratori di vivere un’esperienza continuativa indipendentemente dal luogo in cui scelgono di lavorare, da una parte fornendo gli strumenti digitali necessari e dall’altra ridisegnando l’ambiente fisico con uffici e sale riunioni pensate per integrare gli utenti da remoto e seguendo principi di interoperabilità.

L’occasione per parlare di questi argomenti è stata l’evento dal titolo Future of work organizzato a Milano a fine gennaio da Cisco, multinazionale attiva nel settore del networking e dell’Information Technology (IT): “Nulla sarà come prima, dopo la pandemia il mondo del lavoro è profondamente cambiato e le aziende stanno cercando di capire come riorganizzare gli spazi e il lavoro”, ha affermato Michele Dalmazzoni, Director, Collaboration South Europe di Cisco. Basti pensare che secondo una ricerca recente di McKinsey&Company, il 68% delle organizzazioni non ha ancora pensato a come organizzerà il lavoro ibrido; eppure, dallo studio emerge che il 98% delle riunioni in futuro avrà almeno un partecipante da remoto.

È dunque necessario ragionare su una modalità di lavoro ibrida “in cui l’ufficio è concepito come realtà fisica con un’estensione digitale per favorire anche l’esperienza del lavoratore remoto”; tuttavia, dal punto di vista del manager, “non ci sono ancora grandi investimenti su quest’ultimo aspetto”. Bisogna però considerare che, in ottica futura, uno dei benefit che differenzieranno un’azienda da un’altra – anche per attrarre i talenti – non sarà semplicemente la possibilità di fare Smart working, bensì il dotare le persone di strumenti digitali per agevolare il lavoro.

L’IoT per garantire una connessione con l’esterno

I sensori dell’Internet of Things (IoT) trasformano l’ambiente di lavoro in uno scenario smart. Questa tecnologia, infatti, offre opportunità che si traducono, per esempio, nella creazione di sale conferenze intelligenti, maggiore produttività e un utilizzo efficiente delle risorse. “L’IoT applicato all’ambiente dell’ufficio fa sì che tutti i device possano comunicare informazioni e gestire un ambiente fisico in modo intelligente”, ha dichiarato Dalmazzoni.

La piattaforma Cisco spaces va in questa direzione, fornendo un collegamento tra i dati disponibili nello spazio fisico e le informazioni che possono aiutare a creare un ambiente di lavoro sicuro e senza soluzione di continuità. “Ogni laptop, telefono, fotocamera e dispositivo IoT che si connette alla rete fornisce dati e approfondimenti che possono agevolare l’ottenimento di risultati migliori, salvaguardando l’azienda, ottenendo un edificio intelligente e una connettività più fluida”, ha spiegato Enrico Miolo, Collaboration Leader di Cisco Italia.

La piattaforma, in questo senso, garantisce uno spazio di lavoro sicuro e intelligente monitorando e condividendo i livelli di occupazione in tempo reale con il personale e i visitatori. “Integra inoltre dispositivi e applicazioni multivendor per operazioni sostenibili e connette gli utenti alla rete in modo semplice, offrendo esperienze digitali personalizzate”, ha continuato Miolo. In aggiunta, è possibile visualizzare in tempo reale le condizioni ambientali interne, individuando facilmente sale riunioni e spazi di collaborazione disponibili. È così che le persone saranno più soddisfatte e l’azienda migliora l’utilizzo degli spazi, con un impatto sui costi di gestione e sulle performance.

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Federica Biffi

Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. È appassionata di cinema e si interessa a tematiche riguardanti la sostenibilità, l'uguaglianza, l'inclusion e la diversity, anche in ambito digital e social, contribuendo a contenuti in siti web. Ha lavorato nell'ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE come editor e redattrice.

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