Allenare le competenze emotive per abbracciare il cambiamento

La Scuola di Coaching a indirizzo emotivo di I&G Management punta ad accrescere la consapevolezza di coach e coachee.

Anche le emozioni, in tempo di covid, sono diventate altamente contagiose. Prima l’incredulità, poi la paura, lo stordimento e l’ansia del rientro. In un mondo abituato a correre, rallentare significa imparare a conoscersi. I lunghi mesi del lockdown hanno permesso di fermarsi e provare ad ascoltarsi di più. Secondo una ricerca condotta in Italia da BVA Doxa riguardo all’impatto della diffusione del virus sullo stato emotivo degli italiani, con lo stravolgimento della vita quotidiana imposto dalla quarantena sempre più persone avvertono emozioni negative. Il 62% si dice preoccupato, il 57% incerto. Ma una volta divenuti consapevoli di ciò che proviamo, quali strumenti abbiamo a disposizione per gestirlo?

La scuola e il mondo della formazione, anche professionale, sono in gran parte ancorati a un’impostazione di stampo cognitivo. Le emozioni non vengono ascoltate e comprese, si cerca di razionalizzarle, limitando in questo modo la ricerca di adeguate strategie per poterle gestire. Negli ambienti di lavoro per troppo tempo sono state considerate un ostacolo alle prestazioni efficaci: meglio lasciarle fuori dalla porta. Le scelte devono essere fatte in modo rapido e lucido, senza farsi influenzare da quello che sentiamo.

Non è possibile, oltre che sbagliato, pensare di escludere le emozioni dalle nostre decisioni, perché le prendiamo sempre in modo emotivo e solo in un secondo momento le razionalizziamo da un punto di vista cognitivo”, spiega Diego Ingrassia CEO di I&G Management, società di consulenza e formazione manageriale nata a Milano nel 1988. “La nostra società”, ci racconta Ingrassia, “è la sede di Paul Ekman International in Italia e recentemente abbiamo deciso di trasferire la nostra esperienza acquisita nelle certificazioni sulle competenze emotive fondando la prima Scuola di Coaching a indirizzo Emotivo Comportamentale in Italia”.

Superare i blocchi emotivi per modificare i comportamenti

Tradizionalmente anche il mondo del coaching e delle relazioni di aiuto ha adottato un approccio di tipo cognitivista: di emozioni si parlava, ma sempre in modo marginale. “Quello della scuola è un progetto maturato negli ultimi nove anni”, spiega Ingrassia. “Quando nel 2011 abbiamo portato in Italia gli studi dello psicologo Paul Ekman sulle emozioni, si parlava già di intelligenza emotiva, ma il concetto non era ancora approdato all’interno delle aziende. L’essenza di un’attività di coaching è il cambiamento, il coach lavora sulle motivazioni e sulla creazione di nuove abitudini. Ma spesso il progetto fallisce a causa di resistenze interne del coachee. La frustrazione del coach, incapace di combattere questo meccanismo, può essere superata imparando ad accogliere e a gestire le emozioni, che giocano sempre un ruolo fondamentale nel processo di cambiamento. L’idea che le resistenze siano solo di tipo cognitivo è limitante. La nostra scuola ha proprio questo obiettivo: creare consapevolezza nel coachee, ma anche nel coach, perché le emozioni interagiscono in questa fase di maturazione e nelle dinamiche relazionali tra le persone”.

La consapevolezza del coach migliora il servizio

Il percorso pensato da I&G Management, il cui inizio è previsto per novembre 2020, è rivolto a chi voglia diventare coach professionista sviluppando un approccio legato alle competenze emotive, ma anche a professionisti, manager e imprenditori che vogliano specializzarsi per supportare la crescita di altre persone. Per ottenere questo obiettivo sono fondamentali due passaggi: in primis si interviene sulla consapevolezza del coach, che deve imparare a riconoscere le proprie emozioni e migliorare la capacità di gestirle; poi, si insegna a individuare quelle della persona che si ha davanti e a studiare le strategie migliori per tenerle sotto controllo.

Il coaching è l’arte di gestire le resistenze del coachee”, ci ricorda Ingrassia. “Il punto di svolta è rappresentato proprio dalla consapevolezza di quanto accade nel mondo emotivo del coachee, considerato sempre nella sua unicità di corpo e mente. Questo permette di far dialogare insieme azioni, parole, emozioni, in un’unica strategia.”

Il programma della scuola si compone di un corso base e di uno avanzato, ed è articolato in lezioni frontali, sessioni pratiche, attività in presenza e webinar online. Il taglio scelto è di tipo esperienziale-applicativo. I partecipanti, in numero massimo di 12, sono affiancati da esperti con il compito di aiutarli a individuare eventuali errori e ritarare gli interventi. L’obiettivo finale è quello di lavorare su più fronti: sulle resistenze emotive e su quelle di tipo cognitivo, oltre che sulla creazione di abitudini nuove, affrontando il tema delle motivazioni e la metodologia. Un percorso completo, dall’anatomia delle emozioni alla creazione di un proprio action plan per aiutare ad accelerare il processo di cambiamento.

I&G Management, coaching, Diego Ingrassia, competenze emotive


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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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