Videochiamata_ufficio

Anche i lavoratori agili fanno parte dell’azienda

Per favorire la creazione di una cultura aziendale basata su spirito di squadra e collaborazione tra colleghi – in presenza e da remoto – è fondamentale evitare l’isolamento di chi resta a casa a lavorare e promuovere in modo attivo occasioni di confronto. Il tutto valorizzando le differenze culturali come opportunità di arricchimento. A dirlo è l’associazione americana di imprenditori Young entrepreneur council (Yec), secondo cui i nuovi paradigmi introdotti dallo Smart working richiedono un’evoluzione dei modelli organizzativi adottati finora.

Un punto chiave è, in primis, non ignorare i sentimenti di isolamento delle persone che lavorano da casa e non dare loro la sensazione di essere escluse dalla vita aziendale. Per questo è fondamentale organizzare frequenti riunioni sfruttando tutte le nuove piattaforme tecnologiche dedicate al lavoro agile a disposizione. Così si spingono le persone a confrontarsi sui risultati raggiunti, rendendole maggiormente consapevoli del contributo che stanno dando all’azienda. Un altro aspetto centrale, che vale al di là delle differenze tra lavoro da remoto e in presenza, è la promozione di una cultura aziendale inclusiva, che consideri le diversità come crescita. Il tutto senza calare dall’alto valori a cui adeguarsi in modo rigido.

Favorire occasioni per la costruzione di relazioni

L’associazione di giovani imprenditori sottolinea inoltre l’importanza di avere maggiore fiducia nelle capacità di chi lavora per l’azienda, concedendo più autonomia. Affidare, per esempio, la completa responsabilità di un progetto a un team composto da persone che lavorano in presenza e da remoto può aiutare a costruire un forte senso di coesione e appartenenza all’azienda. Oltre a questo, è poi importante non aspettare che si instaurino relazioni sociali efficaci tra colleghi in maniera autonoma, ma ‘governare il fenomeno dall’alto’. In altre parole bisogna creare occasioni ad hoc di confronto per consolidare l’idea di un team a servizio di un obiettivo comune.

Infine è utile non forzare l’adesione delle persone alla cultura aziendale. I manager con funzioni apicali devono, invece, cercare il più possibile di avere frequenti conversazioni con i diversi team composti da chi lavora in presenza e da chi svolge le attività da remoto. In questo modo si spiegano gli obiettivi che l’organizzazione intende raggiungere e il modo in cui si intende procedere. Solo così la condivisone dei valori avviene in modo spontaneo e risulta più efficace. L’esecuzione della mansione assegnata è infatti contestualizzata nel quadro più ampio di un cammino comune e condiviso e assume un significato diverso.

Smart working, diversity, cultura aziendale, inclusione, engagement

maschile_sovraesteso_parita_genere

Parità di genere e maschile sovraesteso: che fine fa l’inclusione?

/
Partiamo da una considerazione che è bene sempre tenere a ...
Nani

Perché i nani non diventano CEO?

/
Giorgio del Mare, uno degli indiscussi maestri del Cultural change ...
Libellula

Diverity & Inclusion… ma diverse da chi?

/
Quando si parla di politiche di sviluppo delle Risorse Umane ...

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
TEL: 02 91 43 44 00 - FAX: 02 91 43 44 24
EMAIL: redazione.pdm@este.it - P.I. 00729910158

© ESTE Srl - Via Cagliero, 23 - 20125 Milano