Categoria: Dall’estero

Dall’ estero

In Romania un’azienda su tre cerca lavoratori stranieri

A caccia di talenti dall’estero. In Romania, quasi un’azienda su quattro progetta di assumere lavoratori stranieri nel prossimo periodo. L’11% delle imprese ammette di aver già mosso i primi passi in questa direzione e il 22% non esclude questa opzione. Secondo i dati raccolti dalla locale piattaforma di recruitment BestJobs, più del 70% delle imprese rumene si starebbe predisponendo ad assumere...

Continua a leggere

Per le imprese Usa non è mai stato così difficile trovare personale qualificato

Il gap tra posizioni aperte e lavoratori disoccupati negli Stati Uniti è ormai ampio quasi quanto quello tra le mansioni richieste e le qualifiche dei candidati. Manpower Group, società di job placement, ha calcolato che nel 2019 almeno sette aziende su 10 hanno riscontrato una carenza di talenti. È il livello più alto di sempre, con un balzo del 17% rispetto ai dati raccolti l’anno precedente....

Continua a leggere

Coronavirus, in Sud Corea sotto accusa la cultura del lavoro

Dichiararsi malati non è ben visto in Sud Corea, dove lavorare bene equivale a trascorrere lunghe ore in ufficio. Tutti i dipendenti temono che prendersi un giorno di riposo disturbi i colleghi e dia una brutta impressione ai superiori. In un Paese in cui non esiste il congedo per malattia, la cultura locale raccomanda al suo posto l’arte del noonchi: la capacità di ascoltare e misurare gli umori...

Continua a leggere

Regno Unito, la metà dei dipendenti vorrebbe mettersi in proprio 

Il maggior freno è la paura di non saper gestire gli aspetti amministrativi e finanziari. Eppure, secondo una ricerca condotta da YouGov per Holvi, startup di servizi bancari digitali, quasi la metà dei lavoratori dipendenti britannici vorrebbe dar vita a un proprio business.  Gli abitanti del Regno Unito hanno le idee chiare sui vantaggi di mettersi in proprio: il 43% lo farebbe per avere un miglior...

Continua a leggere

Il Canada è distante anni (luce) dalla 4day work-week 

Il passaggio alla settimana lavorativa di quattro giorni potrebbe richiedere 6.22 anni per diventare realtà in Canada. Una ricerca condotta da Citrix ha misurato il tempo che 500 lavoratori di diversi Paesi dovranno ragionevolmente aspettare prima che possa essere accolta la proposta di ridurre l’orario di lavoro a quattro giorni su sette.  Una misura che i canadesi sembrano apprezzare. L’88% degli...

Continua a leggere

Giappone, stop alle donne che servono il tè alla fine dei meeting 

Le chiamano ochakumi, letteralmente “la squadra del tè”. Pochi incontri ufficiali in Giappone hanno inizio senza che prima un gruppo di dipendenti donne abbia posto davanti ai partecipanti al meeting una tazza di tè fumante, talvolta accompagnata da qualcosa di dolce.   Ora i 93 membri dell’assemblea locale nella prefettura di Saitama, vicino a Tokyo, hanno deciso che non impiegheranno più uno staff...

Continua a leggere

Diversity, il test belga contro il pinkwashing delle aziende 

Il Belgian Pride, l’evento più importante organizzato dalla comunità LGBT+ in Belgio, ha annunciato che sottoporrà a monitoraggio tutte le aziende e le organizzazioni che si candidano come sponsor della manifestazione, per esaminare le loro politiche sulla diversity.  “Con questo test vogliamo evitare il pinkwashing”, spiega al quotidiano The Brussels Times Laurent Mallet, co-organizzatore del Pride,...

Continua a leggere

Limitare l’accesso dei lavoratori post Brexit: l’esempio del Canada

Le conseguenze dell’era post Brexit hanno iniziato a farsi sentire anche in Italia: il governo del premier britannico Boris Johnson ha reso note le nuove regole che si applicheranno ai lavoratori che vorranno stabilirsi anche temporaneamente nel Regno Unito a partire dal 2021. L’ingresso a punti post Brexit Nei prossimi mesi sarà discussa la nuova legge che prevede l’opzione di non dare permessi...

Continua a leggere

Gender gap, la ricetta svedese è la delega delle faccende domestiche

Anche nei Paesi più egualitari al mondo le donne svolgono ancora la maggior parte dei lavori domestici non pagati. In Svezia, la nazione europea che guida la classifica del Gender Equality Index con quasi l’80% di donne occupate, cura ancora le faccende domestiche o cucina per almeno un’ora al giorno il 74% delle donne contro il 56% degli uomini. La media europea è del 79% contro il 34%. Conciliare...

Continua a leggere

Singapore_expat.jpg

Singapore in cima alla classifica per qualità di vita degli expat

Non molla la vetta della classifica da 15 anni di fila. Anche nel 2020 Singapore si conferma il miglior posto in cui vivere se si lavora all’estero, secondo la classifica annuale redatta dalla società di global mobility ECA International. I fattori considerati spaziano dal clima ai servizi sanitari, dalla sicurezza personale all’accessibilità di social network e servizi di svago. Perde molti punti...

Continua a leggere

La tutela della diversità riparte dall’Olimpiade di Tokyo 2020

La decisione è arrivata dal Comitato olimpico internazionale (Cio) che ha introdotto una vera rivoluzione: dall’Olimpiade di Tokyo 2020 ciascun Paese partecipante avrà due atleti, un uomo e una donna, come portabandiera durante la cerimonia di apertura dei Giochi. Anche se la scelta se aderire o meno all’iniziativa è facoltativa e a discrezione di ogni Nazione, resta una decisione importante per...

Continua a leggere

disconnessione_germania.jpg

Diritto alla disconnessione, la Germania valuta il dietrofront

I tedeschi lo chiamano “Feierabend”, un termine che fa riferimento sia alla fine della giornata lavorativa sia all’atto di staccare completamente la spina da ogni attività. In Germania il tempo libero è una cosa seria. Quando nel 2003 l’Unione europea ha introdotto una normativa sui tempi di lavoro e di riposo obbligatori, la normativa di recepimento adottata dal Parlamento tedesco è risultata quella...

Continua a leggere

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
TEL: 02 91 43 44 00 - FAX: 02 91 43 44 24
EMAIL: redazione.pdm@este.it - P.I. 00729910158

© ESTE Srl - Via Cagliero, 23 - 20125 Milano