Più donne manager con il lavoro flessibile

Uno studio condotto da Zurich Insurance Group dimostra la correlazione tra flessibilità e carriera femminile.

Era chiaro già prima della pandemia: perché le donne arrivino a occupare posti che contano, serve maggiore flessibilità. Ora che le organizzazioni stanno adottando modalità di lavoro meno rigide di un tempo, per adattarsi alle nuove necessità di spazio e di orario, la correlazione tra flessibilità e carriera femminile è dimostrata dai numeri.

Lo conferma un nuovo studio condotto da Zurich Insurance Group: le candidature per ruoli da dirigente presentate da una donna sono cresciute del 20% da quando il gruppo assicurativo ha reso disponibili per tutte le posizioni aperte forme di part time, lavoro ripartito e altre modalità di lavoro flessibili. La scelta è parte della ricerca condotta con il Behavioural Insight Team del Governo inglese e ha portato al risultato di aumentare di un terzo il numero di donne assunte in ruoli senior.

Lo studio, realizzato prima che la diffusione del Covid-19 portasse a una nuova ondata di lockdown in tutta Europa, mostra come l’approccio più flessibile al lavoro adottato da molte imprese durante la pandemia possa spingere verso una progressione di carriera equilibrata da un punto di vista di genere. L’iniziativa, infatti, non ha portato benefici soltanto alle donne: una volta presentate le diverse opzioni di lavoro, sono raddoppiate le application da parte di candidati di entrambi di sessi.

“Ciò mostra chiaramente che non sono soltanto le donne ad avere altre responsabilità. Che si tratti di uno sport o di compiti di cura, le persone vogliono maggiore flessibilità di lavoro per occuparsene”, ha detto Alison Martin, Chief Executive Officer of Zurich EMEA.

Fonte: Bloomberg

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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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