Se i genitori si aiutano, diventano più produttivi

La crescita del contributo maschile alle faccende domestiche ha un’influenza positiva sul lavoro di entrambi.

Destreggiarsi tra cambi di pannolini e meeting su Zoom per alcuni potrebbe essere una buona combinazione. Tanto da rendere i genitori che lavorano più soddisfatti della propria occupazione e più produttivi dei colleghi senza figli.

È quanto emerge da una ricerca pubblicata dalla Rutgers University, nel New Jersey. Secondo i ricercatori Usa il sorprendente risultato sarebbe da attribuire alla crescita del numero di uomini che hanno aiutato le compagne nella cura dei figli e della casa durante la pandemia. La crescita del contributo maschile alle faccende domestiche ha avuto, infatti, un’influenza positiva sulla soddisfazione lavorativa e sulla produttività delle donne.

“Quando i padri giocano un ruolo in casa, ciò pone entrambi i genitori in una posizione migliore per avere successo sul lavoro”, ha spiegato al giornale online News wise Kristina Durante, Director of Research presso il Center for Women in Business della Rutgers Business School. Prima della pandemia solo il 15% degli uomini trascorreva almeno cinque ore al giorno impegnato nella cura attiva dei propri figli. Una cifra che è quasi raddoppiata durante il lockdown, arrivando al 29%. Anche nei lavori domestici l’impegno maschile è aumentato: se prima la quota di quanti si occupavano della casa si fermava all’11%, adesso il 20% degli uomini cucina e pulisce regolarmente.

Anche se le donne continuano a svolgere la maggior parte del lavoro, tra figli e gestione della casa – in Italia secondo l’Istat si occupano quotidianamente della cura dei figli il 97% delle donne contro il 73% degli uomini, cucinano e fanno i lavori domestici l’81% delle donne, contro il 20% degli uomini – i ricercatori sono convinti che il crescente apporto maschile stia facendo la differenza nelle probabilità di successo sul lavoro di entrambi i genitori – e in particolare delle donne. I genitori che lavorano amano più di altri il proprio impiego: il 24% ha visto crescere la propria soddisfazione professionale, contro il 13% dei colleghi senza figli a casa. Anche le performance ne hanno risentito: il 30% dei lavoratori con figli ha riportato un incremento di produttività durante la pandemia, paragonato al 21% di chi non è genitore.

Fonte: News wise

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Giorgia Pacino

Articolo a cura di

Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.

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