Autore: Giorgia Pacino

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Giornalista professionista dal 2018, da 10 anni collabora con testate locali e nazionali, tra carta stampata, online e tivù. Ha scritto per il Giornale di Sicilia e la tivù locale Tgs, per Mediaset, CorCom - Corriere delle Comunicazioni e La Repubblica. Da marzo 2019 collabora con la casa editrice ESTE. Negli anni si è occupata di cronaca, cultura, economia, digitale e innovazione. Nata a Palermo, è laureata in Giurisprudenza. Ha frequentato il Master in Giornalismo politico-economico e informazione multimediale alla Business School de Il Sole 24 Ore e la Scuola superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” all’Università Luiss Guido Carli.
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UK, i meeting “infruttuosi” sono la norma

Le riunioni di lavoro non sono sempre indispensabili, anzi. Per tre quarti degli inglesi gli incontri “inutili e infruttuosi” fanno parte della routine di lavoro. Nel Regno Unito 6 dipendenti su 10 ammettono di aver partecipato almeno una volta a un meeting che non ha avuto alcun esito positivo. La scarsa produttività delle riunioni britanniche è confermata da una ricerca condotta da MatchWare....

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Le imprese australiane incoraggiano ferie di digital detox

“Accesso negato”. È il messaggio indirizzato ai dipendenti australiani di Dropbox che tentino di collegarsi al proprio account di posta elettronica durante le ferie. Come Dropbox, anche altre compagnie di base a Sydney stanno incoraggiando attivamente il proprio personale a disattivare le email mentre si è in vacanza. Il desiderio di disconnettersi dai device quando si è lontani dall’ufficio è un...

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Le aziende di Cipro tra le più attive sui social media

Alcune delle imprese più social d’Europa sono concentrate nell’isola di Cipro. La nazione è ai primi posti per uso professionale dei social media, con il 73% di aziende che li utilizzano. L’ultimo report diffuso da Eurostat, relativo al 2019, ha registrato un balzo rispetto al dato del 2014, quando poco più della metà delle imprese dell’isola aveva dimestichezza con post e condivisioni. Leggi tutto...

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Coronavirus, in Ungheria le Pmi sono le più a rischio

Le Piccole e medie imprese ungheresi dovranno lottare più di altre per sopravvivere agli effetti della pandemia da Covid-19. Una ricerca condotta da Via Credit individua il punto debole delle organizzazioni di dimensioni più ridotte nella mancanza di risorse finanziarie per far fronte alla crisi. Lo studio ha esaminato le finanze di 30mila società in tutto il Paese, calcolando quanti mesi ciascuna...

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Coronavirus, aumenti ai dipendenti in prima linea

In servizio alle linee produttive o impegnati ad assicurare scaffali pieni e casse funzionanti durante l’emergenza coronavirus. Per sostenere i dipendenti e ringraziarli degli sforzi messi in campo nelle ultime settimane, alcune aziende in Italia e all’estero hanno deciso di aumentare gli stipendi del personale in prima linea. Nel nostro Paese, il Decreto Cura Italia ha già previsto un bonus di...

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Nuova Zelanda, i dipendenti chiedono maggior engagement

Poco coinvolti, ma attenti ai temi del cambiamento climatico, del wellbeing e della flessibilità sul lavoro. L’edizione 2020 del report Employee Expectations, appena pubblicato dalla piattaforma di lavoro Peakon, rivela che il 63% dei neozelandesi si considera “disengaged at work”. Peakon ha analizzato più di 255 mila survey rivolte ai dipendenti delle aziende neozelandesi e oltre 14 milioni in...

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Felicità e lavoro, gli inglesi sono i più insoddisfatti

Solo il 76% dei dipendenti del Regno Unito si considera felice o molto felice del proprio lavoro. Lo rivela una ricerca condotta dalla società proprietaria di spazi di coworking MindSpace e riportata da CTech. Rispetto ai colleghi del resto del mondo, in cui la soddisfazione raggiunge in media quota 84%, gli inglesi sembrano i più insofferenti alla vita in ufficio. La survey ha coinvolto 5mila lavoratori...

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In Romania un’azienda su tre cerca lavoratori stranieri

A caccia di talenti dall’estero. In Romania, quasi un’azienda su quattro progetta di assumere lavoratori stranieri nel prossimo periodo. L’11% delle imprese ammette di aver già mosso i primi passi in questa direzione e il 22% non esclude questa opzione. Secondo i dati raccolti dalla locale piattaforma di recruitment BestJobs, più del 70% delle imprese rumene si starebbe predisponendo ad assumere...

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Per le imprese Usa non è mai stato così difficile trovare personale qualificato

Il gap tra posizioni aperte e lavoratori disoccupati negli Stati Uniti è ormai ampio quasi quanto quello tra le mansioni richieste e le qualifiche dei candidati. Manpower Group, società di job placement, ha calcolato che nel 2019 almeno sette aziende su 10 hanno riscontrato una carenza di talenti. È il livello più alto di sempre, con un balzo del 17% rispetto ai dati raccolti l’anno precedente....

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Coronavirus, in Sud Corea sotto accusa la cultura del lavoro

Dichiararsi malati non è ben visto in Sud Corea, dove lavorare bene equivale a trascorrere lunghe ore in ufficio. Tutti i dipendenti temono che prendersi un giorno di riposo disturbi i colleghi e dia una brutta impressione ai superiori. In un Paese in cui non esiste il congedo per malattia, la cultura locale raccomanda al suo posto l’arte del noonchi: la capacità di ascoltare e misurare gli umori...

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Regno Unito, la metà dei dipendenti vorrebbe mettersi in proprio 

Il maggior freno è la paura di non saper gestire gli aspetti amministrativi e finanziari. Eppure, secondo una ricerca condotta da YouGov per Holvi, startup di servizi bancari digitali, quasi la metà dei lavoratori dipendenti britannici vorrebbe dar vita a un proprio business.  Gli abitanti del Regno Unito hanno le idee chiare sui vantaggi di mettersi in proprio: il 43% lo farebbe per avere un miglior...

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Il Canada è distante anni (luce) dalla 4day work-week 

Il passaggio alla settimana lavorativa di quattro giorni potrebbe richiedere 6.22 anni per diventare realtà in Canada. Una ricerca condotta da Citrix ha misurato il tempo che 500 lavoratori di diversi Paesi dovranno ragionevolmente aspettare prima che possa essere accolta la proposta di ridurre l’orario di lavoro a quattro giorni su sette.  Una misura che i canadesi sembrano apprezzare. L’88% degli...

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